''Sapeva dei controlli in corso ai collezionisti di armi, quanto accaduto mi lascia esterrefatto''. Luigi Berger, sindaco di Champdepraz, commenta cosi' la notizia dell'arresto del suo assessore con deleghe da vice-sindaco Alain Laniece, di 42 anni, fratello dell'assessore regionale alla sanita' Albert Laniece, candidato al Senato. ''E' un ragazzo a posto, avra' tutta la mia solidarieta''', aggiunge Berger.
Detenuto da ieri sera nel carcere di Brissogne, il guardia-parco, nonche' appassionato di caccia, Alain Laniece ha raccontato alla polizia di aver trovato le armi da guerra, forse passate nelle mani dei partigiani durante la Resistenza, nel territorio del suo comune, sotto una pietraia. Versione che anche secondo il primo cittadino di Champdepraz spiegherebbe il possesso dell'arsenale scoperto dalla polizia.
Fucili e pistole ''frutto di 25 anni di ricerca spasmodica di armi del secondo conflitto mondiale, da quelle impiegate sul fronte russo a quelle tedesche, come la P38'', ha spiegato il dirigente della polizia amministrativa Donato Marano. Un arsenale ''perfettamente conservato e mantenuto, con tanto di deumidificatore e vetrine per l'esposizione''.
I controlli piu' approfonditi sono scattati dopo il ritrovamento di un visore notturno. Rinvenute anche granate, un razzo da mortaio e candelotti di dinamite, per i quali e' stato necessario l'intervento degli artificieri. ''La pena per questo tipo di reati va da 3 a 8 anni'', ha spiegato Marano in conferenza stampa.
L'arrestato ''era in possesso delle licenze di porto d'armi per uso caccia e per uso collezione'', mentre ''e' stato trovato in possesso di armi da guerra con tanto di munizionamento'', ha aggiunto il dirigente della Questura. Sono in corso verifiche per accertare la provenienza dell'arsenale, oltre agli esami balistici per accertare se quelle armi siano gia' state usate in altri contesti.
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