“Non è più possibile fingere che la situazione non sia grave: le carceri italiane necessitano di una reale riforma”.
Lo ha detto il Difensore civico della Valle d’Aosta, Enrico Formento Dojot, in qualità di Garante dei diritti dei detenuti, nel corso dei lavori del Coordinamento nazionale dei Garanti tenutosi al Circolo della Stampa di Milano martedì scorso 5 febbraio.
“Il Coordinamento ha colto l’occasione della visita del Presidente della Repubblica Napolitano al carcere di San Vittore per ribadire le iniziative assunte - spiega Formento Dojot – Si tratta, in primo luogo, di proposte concrete volte a risolvere il problema ormai strutturale del sovraffollamento delle carceri, quali l’individuazione di misure alternative alla detenzione, soprattutto per i detenuti a fine pena, nonché la depenalizzazione di reati minori: queste misure comporterebbero, nell’immediato, ad una riduzione di circa il 30% della popolazione carceraria. Inoltre, il Coordinamento chiederà un ruolo attivo nella predisposizione dei bandi per il sopravvitto, cioè il reperimento per i detenuti dei beni eccedenti quelli essenziali. Infine, sarà posta particolare attenzione al diritto all’effettività dei carcerati, per renderlo concreto e solido”.
Da un punto di vista più generale - conclude il Garante – il Coordinamento richiederà al nuovo Parlamento una sessione straordinaria per affrontare le questioni più urgenti e, di seguito, proporrà una riforma dell’Ordinamento penitenziario, che preveda il carcere come uno degli strumenti e non quale soluzione centrale e afflittiva. Non bisogna dimenticare che la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha concesso allo Stato italiano un anno per eliminare le criticità del sistema-carcere nel nostro Paese”.