POLITICA - 07 febbraio 2013, 12:07

CASA: La nuova legge regionale mette d'accordo maggioranza e opposizione

L'assessore regionale alle Opere pubbliche Marco Vierin

L'assessore regionale alle Opere pubbliche Marco Vierin

Cambia radicalmente la legge sulla casa in Valle d'Aosta. Il Consiglio regionale ha approvato, all'unanimita', il disegno di legge che reca nuove disposizioni in materia di politiche abitative.

In particolare è riunita in un unico testo la disciplina regionale relativa alle politiche della casa, contenuta attualmente in 34 leggi regionali che normano l'edilizia residenziale pubblica, l'edilizia convenzionata, la prima abitazione, il recupero del patrimonio edilizio esistente, il sostegno alle locazioni, l'emergenza abitativa. 

L'assessore alle Opere pubbliche Marco Vierin, ha evidenziato che ''la normativa ha tenuto conto delle diverse suggestioni di tutti i soggetti interessati e ha permesso di arrivare a un prodotto utile per i cittadini che fa della Valle d'Aosta una delle prime regioni a raggiungere questo obiettivo''. ''Un altro concetto importante - ha concluso - riguarda i futuri piani vendita per i quali il cittadino potra' scegliere di pagare fino al 70% a rate, evitando cosi' la pratica del mutuo, senza tempi di attesa e spese di ipoteca''. 

Il consigliere Dario Comé, Stella Alpina) relatore della legge, sostiene che ''Il provvedimento ha il grande merito di garantire una maggiore equita' e razionalizzazione nella distribuzione delle risorse destinate alle politiche abitative, semplificando il quadro normativo''. Le novita' introdotte riguardano, in particolare, i requisiti per l'accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica: i punteggi a disposizione dei Comuni per le graduatorie dei bandi e le procedure di aggiornamento di assegnazione degli alloggi, di ampliamento del nucleo familiare e di mobilita' per il cambio di alloggio, nonche' le modalita' di determinazione dei canoni di locazione. Infine, ''il disegno di legge - ha aggiunto Come' - prevede la possibilita', per gli acquirenti di alloggi diedilizia residenziale pubblica dal 1995 in avanti, di estinguere il diritto di prelazione dopo i primi dieci anni di inalienabilita' assoluta, col versamento di un importo proporzionato alla differenza tra il valore di mercato e quello di acquisto, tenendo conto degli anni mancanti al trentesimo''.

 Anche per Carmela Fontana (Pd) ''il disegno di legge presenta aspetti positivi'' tra cui ''la volonta' di distribuire le risorse in modo piu' equo e razionale'', pur restando ''alcune perplessita' come quella relativa al fatto che un periodo di 30 anni per l'estinzione del diritto di prelazione e' lungo''. Giuseppe Cerise (Alpe) ha sottolineato che ''la normativa privilegia il recupero dei centri storici, un segnale importante per la riqualificazione dei paesi''. 

valledaostaglocal.it red 04

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