La convivenza tra i pedoni e gli utenti delle strada motorizzati sono sempre più difficili, in particolare ad Aosta dove le statistiche confermano purtroppo una tendenza al rialzo delle vittime tra i pedoni. Questo trend negativo è in netta controtendenza con praticamente tutte le altre cifre statistiche riguardanti la sicurezza stradale che continuano a mostrare un miglioramento della situazione, sul fronte degli incidenti, dei feriti. ‘Info Mobilità responsabile’ spiega che “la tematica del rapporto tra pedoni e veicoli è evoluto tra i vari utenti del traffico”. Ma dati alla mano ad Aosta non è così. E’ dunque necessario affrontare i problemi dell’attraversamento della carreggiata e del rapporto pedoni-utenti motorizzati ripartendo dalle regole base di comportamento.
La regola d'oro per l'attraversamento della strada "fermati, guarda se non vi sia pericolo e attraversa solo quando la situazione è sicura" è quella che i genitori insegnano ai bambini che muovo i primi passi nella circolazione.
Già! Ma se non c’è il passaggio. La Giunta municipale di Aosta oltre a pensare alle grandi opere e a tagliare servizi, dovrebbe quanto meno preoccuparsi dell’incolumità dei pedoni e dei ciclisti che ad ogni pedalata rischiamo di venire travolti da auto e camion; così come i pedoni. E’ inutile avere speso migliaia di euro per la buona idea del City Porto, concretizzata da Stefano Borrello, se poi i Vigili si guardano bene dal far rispettare il codice stradale in città: la foto in basso è un esempio di cosa accadde tutti i giorni nel centro storico.
Per non parlate poi del genio che ha disposto le ‘zebre’ per l’attraversamento di via Via Hôtel des États all’incrocio con via Mons. De Sale, due strade particolarmente frequentate dai bambini vista la vicinanza della scuola. Come si vede nelle foto le zebre terminano davanti alla vetrina di una libreria e chi vuole proseguire in via mons. De Sale rischia di essere travolto dagli automezzi che giungono da piazza Giovanni XIII. Dal citato incrocio, dove inizia la Ztl, la carreggiata, peraltro stretta, non ha alcuna limitazione per il traffico veicolare a salvaguardia dei pedoni.
Installare un semaforo a chiamata per chi deve attraversare in modo da bloccare i veicoli che giungono da piazza della Cattedrale è cosa da poco. Posizionare un cartello di senso unico alternato costerebbe ancora meno. Disegnare per terra quattro strisce bianche per indicare la carreggiata riservata ai pedoni costerebbe ancora meno. Ma forse è proprio perché costa poco e non si tratta di appalti milionari che nessuno si occupa del problema.








