La Valle d'Aosta, con Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, e Provincia autonoma di Trento, è una delle regioni italiane virtuose in materia di parti cesarei. Lo rivela un'indagine ministeriale che indica come in Valle d'Aosta , a differenza di altre regioni, non siano state riscontrate cartelle cliniche vuote nelle quali manca del tutto la documentazione che giustifichi il ricorso al parto cesareo per posizione anomala del feto.
Il parto cesareo e' pero' confermato nella scheda di dimissione ospedaliera (Sdo) della paziente. La non corrispondenza dei dati tra documento di dimissione ospedaliera e cartella clinica, si sottolinea nell'indagine, rappresenta un ''problema importante, sia come diffusione sia come entita', su tutto il territorio nazionale''.
La piu' alta percentuale di cartelle cliniche non valutabili per assenza di documentazione si registra in Sicilia (72%), Lombardia (31%), Lazio (24%) e Calabria (23%).





