ECONOMIA - 11 gennaio 2013, 14:47

Pac: Beneyton ‘Ciolos guarda con interesse alle nostre richieste'

Per il presidente di Caseus Montanus 'è necessario rimettere al centro delle politiche agricole l’Uomo perche senza allevamento l’agricoltura di montagna si spopola'

Al centro Gerardo Beneyton

Al centro Gerardo Beneyton

"Sono soddisfatto perché ho sentito il Commissario Ciolos dire parole interessanti per gli agricoltori: meno burocrazia, sostegno ai giovani e alle piccole imprese, sostegno anche agli agricoltori che svolgono la loro attività part-time, come la maggior parte di coloro che vivono e lavorano alle alte quote". Gerardo Beneyton, Presidente di Caseus Montanus, al rientro da Bruxelles dove, nella sede della Rappresentanza dello Stato libero della Baviera presso l’Unione europea, ha preso parte al  convegno ,invitato  dal Ministro dell’Agricoltura della Baviera Helmut  Brunner, le cui relazioni  con Caseus Montanus sono più che ottime sin dalle Olimpiadi dei Formaggi di Montagna  ad Obertdorf, dal titolo ”Una PAC forte – garanzia per un’agricoltura di montagna vitale, in collaborazione con gli Assessorati dell’agricoltura delle Regioni di montagna dell’arco alpino,con i vari Leander austriaci , con la partecipazione del Commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos e degli europarlamentari Herbert Dorfmann e Paolo De Castro, commenta gli esiti del convegno.

“La cosa importante – aggiunge Beneyton – è che è stata ribadita con forza la necessità di mettere al centro di tutte le politiche agricole, in particolare dedicate alla montagna, l’Uomo perché se la montagna non c’è allevamento la montagna si spopola e se non c’è l’Uomo non c’è l’allevamento”. L’azione di lobbying portata avanti dagli Assessorati italiani delle Alpi, dal ministero dell’agricoltura della Baviera, Tirolo, Vorarlberg,e da Caseus Montanus, che in Italia è stato protagonista dell’esenzione dall’Imu le strutture rurali di montagna, ha permesso in questi anni, di condividere le problematiche e le preoccupazioni legate alla futura programmazione e ottenere buoni risultati sul piano delle proposte di regolamento che prevedono, infatti, un riconoscimento esplicito dell’importanza della montagna.   Prima delle votazioni nel Parlamento europeo e nel Consiglio, che avranno luogo questa primavera (il Comitato agricoltura in seno al Parlamento si esprimerà già il 23-24 gennaio), “vogliamo – ribadisce Beneyton - chiarire la nostra posizione al Commissario per l'agricoltura Dacian Ciolos e al presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Paolo De Castro”.

Beneyton, manifestando”forte preoccupazione per le ipotesi di riduzione dei fondi”,  auspica che la previsione di un taglio di 17-18 miliardi di euro sul budget Ue annunciata da De Castro “non si verifichi o quantomeno risulti contenuta, perché altrimenti i tanti progetti che potremmo realizzare assieme rischierebbero di non concretizzarsi”. Per il presidente di Caseus Montanus è poi importante “rafforzare o avviare parternariati specifici su progetti legati all'agricoltura di montagna di comune interesse, peraltro previsti dalla nuova proposta normativa e sollecitati anche dello stesso Commissario".

Dal seminario è poi emerso che un importante strumento  di compensazione degli svantaggi per chi opera in zona di montagna è rappresentato dagli aiuti  di identità Compensativa. “Rispetto alla sperequazione in ordine  agli aiuti diretti, i premi di indennità compensativa – precisa Beneyton - devono  poter rappresentare un corretto e valido strumento di riequilibrio, prevedendo importi medi aziendali sufficienti a recuperare gli svantaggi reali di chi opera in montagna”. Caseus Montanus, infatti, sollecita che “il massimale oggi proposto e di 300 euro/ettaro deve trasformarsi in valore medio e non massimale”.

Infine, evidenzia Beneyton, è strategico “dare attuazione alla proposta comunitaria relativa al Marchio prodotto di montagna, per valorizzare le eccellenze e le specificità delle produzioni di Montagna”.   Caseus Montanus cercherà di sensibillizzare il ministro Catania perché si adoperi  in seno  al Consiglio dei Ministri perché i tagli non avvengano o quantomeno risultino  contenuti, perché quelli che risentirebbero di più sarebbero proprio gli agricoltori di Montagna.

Valledaostaglocal.it 01

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