«In tempi in cui i tagli sono all’ordine del giorno - spiega don
Danilo Magni, giuseppino, direttore dell’Opera – si tratta di pensare
a nuove strade per fare in modo che il settore no profit non sia più
solo un costo per la società, ma che produca nuovi significati, legami
diversi e anche risorse economiche, a partire dai giovani e dalle
fasce più deboli. Si potranno così incentivare nuovi modelli di
protagonismo, di inclusione, di cittadinanza, di impresa».
Si comincia…dal cioccolato. Pochi mesi fa l’Opera Torinese del
Murialdo ha avviato la sperimentazione - in partnership con la
Cooperativa Le Soleil della Valle d’Aosta - di una impresa sociale,
riaprendo un laboratorio artigianale del cioccolato, la Spes, che ha
il proprio punto vendita di via Saorgio 139/b a Torino. «In un
momento in cui lo stato sociale è in deficit e le nostre realtà sono
sempre più sollecitate a rispondere alle emergenze – prosegue don
Magni - i nostri ambienti possono offrire, anche con piccoli progetti
come una pasticceria o un laboratorio di produzione di cioccolato di
alta qualità, spunti per favorire occupazione giovanile e per creare
una nuova cultura del “buono” e del “giusto”. Se operando in questo
modo avremo creato qualche posto di lavoro per i giovani o potremo
dare l’opportunità ad allievi dei corsi di formazione professionale
di mettere in curriculum un’esperienza qualificante o avremo spinto
qualche giovane ad avviare un’impresa simile, avremo raggiunto il
nostro obiettivo rispetto alla Spes».
La realizzazione della Spes è stato il primo passo di un’idea più
ampia e articolata: quella di mettere in piedi a Torino, in via
Manzoni 15, presso il Collegio Artigianelli, la Casa Madre dei
Giuseppini del Murialdo, un Centro di Innovazione Sociale, il primo in
Italia. «Si tratta – spiega ancora don Magni – di un luogo che
vogliamo fortemente aprire al territorio e mettere a disposizione di
tutti coloro che – enti pubblici, privati, aziende, singoli cittadini
(giovani e adulti) - sono interessati a progettare e a spendersi per
il bene comune, sviluppando modelli di partecipazione, di elaborazione
di pensiero e di imprenditorialità. Un modo per rinnovare oggi nella
nostra città il miracolo evangelico della moltiplicazioni dei pani,
che avviene per condivisione».
E in un momento in cui gli istituti religiosi incontrano difficoltà ad
affrontare le nuove sfide in termini di progettualità e
sostenibilità, la Congregazione dei Giuseppini prova a tentare nuove
strade per ri-attualizzare il proprio carisma. San Leonardo Murialdo
da rettore dello stesso Collegio Artigianelli, nella Torino dell’800,
aveva “investito” sui giovani più poveri e senza risorse. E anche
oggi, come a metà Ottocento, i Giuseppini rilanciano questa sfida
puntando sui giovani, in un contesto economico e culturale molto
diverso ma che continua a generare “poveri”, soprattutto tra le nuove
generazioni che non riescono a progettare il proprio futuro e per cui
dunque è necessario intervenire.
Il Centro per l’Innovazione Sociale – che già ospita attività e
progetti nell’intento di coinvolgere il territorio cittadino e
piemontese - accoglie nuove figure professionali per sperimentare
nuovi linguaggi e declinazioni di azioni tese al «fare sociale»:
antropologi, «service designers», architetti, etnografi, esperti di
«open data», «fund-raisers», economisti, studiosi di scienze sociali e
pedagogiche.
La missione del Centro è quella di costituire un polo di riferimento
nazionale ed internazionale per sviluppare modelli di inclusione,
partecipazione e imprenditorialità, generando start-up territoriali a
modello misto profit/no-profit e una nuova cultura della cittadinanza
responsabile.
In seguito, l’edificio stesso di via Manzoni 15 sarà oggetto di
completa rigenerazione edilizia affidata ad un team di studiosi ed
esperti al fine di meglio connotare e distribuire gli spazi dedicati
alle sperimentazioni di «SocialFare». Sostenibilità, permeabilità e
identità saranno i tre assi interpretativi per la rigenerazione
dell’edificio che costituirà un «think tank» unico per la città: uno
snodo sociale per creare reti di innovazione che ancora una volta
partiranno da Torino.
INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ - 13 novembre 2012, 10:00
SOCIALE: La Congregazione dei Giuseppini del Murialdo sfida la crisi
L’Opera Torinese del Murialdo sfida la crisi con “Innovazione sociale”. Nei locali del Collegio Artigianelli, dove il fondatore della Congregazione dei Giuseppini, san Leonardo Murialdo, operò per oltre 30 anni - si sta scommettendo su una nuova cultura del Welfare. Intesa con la Cooperativa sociale Le Soleil di Verres

Il fondatore della Congregazione dei Giuseppini, san Leonardo Murialdo. In basso il logo della cooperativa Le Soleil