"I conti della Valle d'Aosta sono formalmente in ordine" ma anche la Regione alpina "ha compiuto negli anni scelte non pienamente condivisibili dal punto di vista dell'opportunità e della buona gestione economica". Lo sostengono i sindacati Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica che aprono la caccia allo sperpero dei fondi pubblici con una "campagna collaborativa" con cui chiedono ai lavoratori di segnalare "eventuali sprechi, malfunzionamenti che comportano ingiustificati aumenti della spesa pubblica, posti in essere a livello locale, regionale, comunale e sovracomunale".
I dati raccolti - hanno spiegato oggi in una conferenza stampa Carmela macheda (Fp-Cgil), Jean Dondeynaz (Cisl-Fp) e Ramira Bizzotto (Uil-Fpl) - diventeranno le basi sulle quali i sindacati "fonderanno la propria azione a tutela del lavoro e della sana amministrazione". Un sito internet (www.bastasprechivda.altervista.org) raccoglierà i contributi. La preoccupazione di Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica è concentrata sulla retribuzione dei dipendenti pubblici e sul livello dei servizi :"Siccome ancora una volta è incriminata l'elevata spesa pubblica in conseguenza della quale sono a rischio i servizi, nonostante il numero dei dipendenti sia in diminuzione e la loro retribuzione sia ferma da anni, è necessario scovare dove si annidino gli sprechi che causano l'elevata spesa. Prima di procedere con qualunque taglio è necessario eliminare ogni spreco!".
Secondo le sigle sindacali devono essere ridimensionati le retribuzioni dei politici e il numero dei consiglieri e deve "essere seriamente affrontato il problema delle decine di partecipate regionali, dei costi dei loro Cda, delle consulenze, delle modalità di selezione dei rispettivi dirigenti e dei loro stipendi, della durata degli incarichi e del reclutamento del personale alle stesse assegnato e, sopratutto, delle procedure di assegnazione degli appalti di lavori e di servizi pubblici". L'iniziativa, promossa da Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica, vuole anche distinguersi "in una logica non conflittuale" dalla raccolta firme del Savt intitolata 'Ca suffit! Ora basta!' che si oppone agli attacchi contro i dipendenti pubblici e le Regioni autonome. "Non risulta definito - è stato spiegato oggi - l'utilizzo che verrà fatto delle sottoscrizioni". (ANSA).





