La procura regionale della Corte dei conti contesta un danno di 1.826 euro ciascuno all'ex sindaco di Verres (dal 2005 al 2008) Piero Prola, ai membri della sua giunta Alessandro Rossi, Silvio Perruchon, Piera Casimira Squinobal, Egle Braido, Susy Claudine Vallino, al segretario comunale Giorgio Barone, al funzionario Fabrizio Neyvoz. La vicenda riguarda l'ampliamento della scuola materna.
Per il procuratore regionale, Roberto Rizzi, erano state eluse le procedure di selezione del progettista, scorporando le fasi della progettazione in modo da tenere il loro valore entro la soglia prevista per le procedure semplificate; ciò nonostante la base d'asta dell'opera fosse stata rivista, grazie a fondi Fospi, dai 200 mila euro iniziali a oltre due milioni.
Il danno corrisponde alla "perdita di chance". Per l'avvocato Roberto Longhin c'era "l'urgenza di inserire l'opera nel Fospi": "l'amministrazione agì "da buon padre famiglia", ottenendo "il raddoppio della scuola e spendendo solo 150 mila dei 200 mila euro previsti".
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