Quel 17 agosto 2025 resterà impresso nella memoria della Valle d’Aosta come uno dei giorni più bui dell’estate: le fiamme che devastarono i boschi tra Verrayes e Saint-Denis lasciarono dietro di sé ettari di terreno bruciato, famiglie in apprensione e un paesaggio profondamente ferito. Ora, a distanza di settimane, si apre finalmente la fase della ricostruzione.
La Presidenza della Regione ha comunicato che è disponibile la documentazione necessaria per presentare le domande di ristoro dei danni subiti dai soggetti privati e dalle attività economiche e produttive a seguito dell’incendio. Un passo atteso, che permette di tradurre in atti concreti la solidarietà e il sostegno promessi nei giorni immediatamente successivi alla calamità.
Per semplificare le procedure e garantire la massima trasparenza, tutte le informazioni sono consultabili sul sito della Protezione Civile della Valle d’Aosta, nella sezione dedicata all’evento:
👉 Calamità incendio boschivo agosto 2025
All’interno della pagina, nella sezione “Richieste di contributi”, sono disponibili le “Disposizioni applicative” che definiscono nel dettaglio la documentazione da presentare, i requisiti richiesti e i criteri di valutazione per ottenere i contributi.
I ristori, previsti ai sensi della legge regionale 5/2001 sulla Protezione Civile, riguardano:
i danni alle abitazioni e ai beni mobili dei soggetti privati;
gli interventi di ripristino necessari a favorire la ripresa delle attività produttive colpite dalle fiamme.
La presentazione delle domande potrà avvenire esclusivamente online, compilando l’apposita modulistica digitale e accedendo alla piattaforma regionale tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta di Identità Elettronica (CIE). L’attivazione della piattaforma è prevista a partire dalla prossima settimana, ma è già possibile scaricare la documentazione e preparare in anticipo tutto il necessario.
L’incendio del 17 agosto non è stato soltanto un disastro ambientale: è stato un colpo al cuore per due comunità abituate a convivere con la montagna, ma non a vederla ferita. Ora, con il via libera ai ristori, inizia il cammino verso la ricostruzione e la rinascita, segno concreto che — anche dopo il fuoco — la Valle sa rialzarsi.