Dopo il successo ottenuto lo scorso maggio al Printemps Théatral, la compagnia Lé Béguiò — storica formazione della Fédérachon Valdoténa di Téatro Populéro (FVTP) — torna in scena a Valtournenche.
L’appuntamento è per sabato 8 novembre alle ore 21, al Centro congressi del paese, dove il pubblico potrà rivedere due lavori che mescolano ironia, ritmo e riflessione sociale, nel segno del teatro popolare valdostano.
La serata si aprirà con “Y é to rèlatif” (É tutto relativo), una pièce nata da un’idea di Alessandro Castellaro e sviluppata collettivamente dalla compagnia.
Uno spettacolo dal tono brillante e irriverente, dove — tra battibecchi “divini” e dialoghi taglienti — vengono messi alla berlina gli stereotipi di genere, in un gioco di ruoli e ribaltamenti che alterna il riso alla provocazione.
A dare vita ai personaggi saranno Geraldine Barmasse, Irma Barmasse, Luca Barmasse, Cristina Cancellara, Andrea Nicole Ferraris, Jolaine Hancock, Chantal Pession, Hans Pession, Pascale Pession, Lorenzo Tamone e Samuele Tamone.
Alle luci e alla collaborazione tecnica, Diego Pession.
Nella seconda parte dello spettacolo saliranno sul palco i giovani attori del gruppo con “Lo Bavul” (Il baule), uno sketch scritto da Jolaine Hancock, Chantal Pession e Pascale Pession: una storia vivace e surreale che porta il pubblico “alla conquista del Cervino”, tra sogni, imprevisti e ironia montanara.
Anche in questo caso, il supporto tecnico è firmato da Diego Pession.
I protagonisti sono Sophie Mitschke, Livia Mitschke, Benjamin Tousco, Thierry Gaspard e Cecilia Spinoni, tutti giovanissimi interpreti provenienti dal corso di teatro organizzato da Lé Béguiò nel 2024 e rivolto a ragazzi tra i 10 e i 15 anni.
Fondata nel 1960 da Jacques Pession e Pierino Brunodet, entrambi già attori nello Charaban, la compagnia Lé Béguiò — nome che in patois indica qualcuno che “si dà delle arie”, ma anche un tipo spiritoso o geniale — ha sempre portato innovazione nel teatro popolare valdostano.
Nel tempo ha saputo introdurre musiche, video ed effetti sonori nelle proprie produzioni, aprendo le porte anche ad attori non valdostani e stranieri, tanto da essere considerata una compagnia tradizionale ma multietnica, capace di fondere radici e modernità.
L’ingresso allo spettacolo è libero e gratuito, un’occasione per riscoprire il valore del teatro in patois e la vitalità culturale della comunità di Valtournenche.
Un doppio appuntamento da non perdere: per ridere, riflettere e — come sempre con Lé Béguiò — sentirsi un po’ più valdostani.