Velina Rossonera e Arcobaleno - 29 ottobre 2025, 23:45

Velina rossonera e arcobaleno – Mercato politico in pillole

Benvenuti al nuovo appuntamento con il teatrino politico valdostano, dove le alleanze cambiano più in fretta delle previsioni meteo e i protagonisti sembrano usciti da una sitcom più che da un Consiglio regionale

In questa puntata del mercato politico in pillole, tra stelline che si graffiano, solisti che si credono direttori d’orchestra e forzisti che fanno le valigie con stile discutibile, Le Cagnard Déchainé vi accompagna tra strategie, retroscena e colpi bassi con la solita ironia tagliente.

Perché in Valle d’Aosta, si sa, la politica è un’arte scenica: tra chi recita l’unità, chi trama nel retroscena e chi piange dietro la porta della Giunta, il sipario resta sempre alzato. E noi, dal nostro angolo preferito del bar, osserviamo, commentiamo e — soprattutto — ridiamo.

·        Stella Alpina: unica vera squadra compatta. Tre eletti che fanno quasi paura per disciplina e strategia… peccato che ogni tanto sbagliano la mira e finiscono per litigare tra loro come gatti sotto la pioggia. Non sorprende che abbiano già pronto il manuale di “come sembrare uniti anche quando non lo siete”.

·        Rassemblement: qui la definizione “solisti” calza a pennello. Ognuno pensa di essere il protagonista del prossimo reality politico, con micro-mosse da grande stratega… salvo poi ricordarsi che gli altri tre non li hanno votati. Drammi e sussurri inclusi.

·        Pour l’Autonomie: miscela esplosiva di ambizione e confusione. Si contano, si ricontano, si fanno i conti con i non eletti… e alla fine il risultato è spesso: “Chi ha più voti? Boh, facciamo finta di saperlo”. Marco Carrel sorride e prepara la prossima mossa.

·        A destra e trombati assortiti: nell’ufficio un caos degno di un derby di calcio: urla, fogli volanti e qualche lacrima nascosta. La regola è semplice: se sei fuori dalla Giunta, almeno porta via la valigia con stile… e possibilmente senza lanciare il portapenne contro il collega.

·        Veterani e volti nuovi: i primi si atteggiano a saggi ma a volte ricordano più i vecchi barboni del Consiglio; i secondi hanno entusiasmo ma poca esperienza… un mix perfetto per creare scenette degne di una sitcom politica.

·        Il mercato della maggioranza: tutti vogliono entrare, tutti sono buoni… fino a quando si tratta di spartirsi uffici e assessorati. A quel punto spuntano i sorrisi più falsi e le strategie più contorte. Un giorno ti giurano lealtà, il giorno dopo scopri che ti hanno già prenotato un tavolo con l’opposizione per fare lobbying.

·        Il pubblico osservatore (noi): seduti al bar o davanti allo schermo, possiamo solo ridere. Tra fascicoli smaltiti, trombati che fanno le valigie e solisti che si contano, la Valle d’Aosta offre spettacolo politico gratuito, condito da ironia involontaria, ambizione sfrenata e qualche lacrimuccia da commedia.

Le Cagnard Déchainé