Il nuovo Consiglio Valle è servito, e con esso il primo, chiaro vincitore: Renzo Testolin. Il presidente uscente ha guidato l’Union Valdôtaine come un condottiero, accumulando voti su voti (3.808 per lui, roba da standing ovation) e trascinando tutta la squadra verso il massimo risultato possibile: 12 seggi su 35, con Speranza Girod, Luigi Bertschy e Davide Sapinet a formare il trio di fedelissimi che non si lascia scalfire nemmeno dalle burrasche politiche.
Accanto a loro, gli Autonomisti di Centro, con 6 eletti, diventano l’alleato indispensabile di chiunque voglia governare. Il resto della scena politica? Un po’ di caos, qualche delusione e un sacco di bocciature eccellenti. Il PD sopravvive con 3 consiglieri, ma la media dei voti mostra quanto la fiducia sia calata. Fratelli d’Italia e Lega arrancano, mentre Forza Italia, sorprendentemente, fa vedere che può ancora contare qualcosa.
Gli eletti in Consiglio Valle (con qualche curiosità)
Union Valdôtaine – 12 seggi
Renzo Testolin 3.808 voti: il capitano che ha portato la nave in porto.
Speranza Girod 3.004
Luigi Bertschy 2.413
Davide Sapinet 2.166
Giulio Grosjacques 1.662
Loredana Petey 1.634
Erik Lavevaz 1.476
Josette Borre 1.410
Laurent Viérin 1.400
Corrado Jordan 1.310
Aurelio Marguerettaz 1.278
Michel Martinet 1.263
Autonomisti di Centro – 6 seggi
Marco Carrel 1.869
Leonardo Lotto 1.494
Carlo Marzi 1.363
Luisa Trione 1.098
Stefano Aggravi 1.033
Marco Viérin 1.032
Partito Democratico – 3 seggi
Jean-Pierre Guichardaz 701
Fulvio Centoz 607
Clotilde Forcellati 473
Alleanza Verdi & Sinistra – 3 seggi
Chiara Minelli 961
Eugenio Torrione 361
Andrea Campotaro 343
Fratelli d’Italia – 4 seggi
Massimo Lattanzi 649
Alberto Zucchi 599
Massimiliano Tuccari 451
Aldo Domanico 364
Forza Italia – Insieme – La Renaissance – 4 seggi
Marco Sorbara 1.075
Mauro Baccega 781
Eleonora Baccini 657
Pierluigi Marquis 591
Lega Vallée d’Aoste – 3 seggi
Andrea Manfrin 1.397
Corrado Bellora 622
Simone Perron 552
Liste escluse dal Consiglio
Valle d’Aosta Aperta 0 seggi
Valle d’Aosta Futura 0 seggi
Questo Consiglio Valle fotografa chiaramente chi comanda e chi ha fatto un passo indietro senza neanche accorgersene. Renzo Testolin e la sua Union Valdôtaine non hanno solo vinto: hanno impartito una lezione di politica pratica a chi pensava di essere eterno.
I voltagabbana di professione sono stati spediti a casa, certi vecchi tromboni hanno dovuto riporre la loro sedia con la coda tra le gambe. Il PD si lecca le ferite, Fratelli d’Italia e Lega cercano di capire come sopravvivere senza fare troppo rumore, mentre Forza Italia brinda alla sorpresa.
Il messaggio agli elettori è chiaro: la pazienza dei valdostani non è infinita, e se pensi di sfidarla, preparati a prendere il volo… verso casa.