Al rientro dalle vacanze – per chi se le è potute permettere – ad attendere le famiglie, come ogni anno, ci sarà un autunno “caldo” sul fronte dei prezzi. L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato l’importo della stangata autunnale che nel 2025 aumenta, nonostante la frenata dei costi dei beni energetici e quella dei testi scolastici.
Nel dettaglio, le famiglie dovranno far fronte a una spesa di 2.981,10 euro per le bollette, la TARI, le spese per il riscaldamento, per i libri e il materiale scolastico, per la salute (visto che molti rimandano al rientro dalle vacanze l’appuntamento con visite e accertamenti). L’aumento dei costi di tale voce (+1,5%), unito a tempi di attesa sempre più lunghi per ottenere visite ed esami presso la sanità pubblica, si traduce spesso in una progressiva rinuncia alle cure.
A queste cifre onerose si aggiungono i rincari sul fronte dell’alimentazione, settore sul quale le famiglie continuano a operare tagli e rinunce, a causa dell’accelerazione dei prezzi avvenuta soprattutto negli ultimi mesi. In autunno, ulteriori rialzi faranno lievitare la spesa per questa voce a 1.697,50 euro.
Sono in aumento anche i costi dei condomini, che quest’anno registrano un rincaro del +3,3%. Una nota positiva arriva invece dai carburanti, che – rispetto ai picchi degli scorsi anni – segnano una diminuzione.
Stangata autunnale – Confronto 2024/2025
Voce | 2024 | 2025 | Var. % |
|---|---|---|---|
Scuola (libri, dizionari, parte del corredo) | 1.022,77 € | 995,90 € | -2,6% |
Esami/visite mediche | 277,80 € | 281,90 € | 1,5% |
Bollette (acqua, luce, gas, telefonia) | 1.094,18 € | 1.120,70 € | 2,4% |
TARI (seconda rata) | 182,40 € | 182,90 € | 0,3% |
Riscaldamento (prima rata) | 393,20 € | 399,70 € | 1,7% |
Totale | 2.970,35 € | 2.981,10 € | 0,4% |
Voce aggiuntiva | 2024 | 2025 | Var. % |
|---|---|---|---|
Alimentazione | 1.629,00 € | 1.697,50 € | 4,2% |
Benzina | 538,50 € | 508,50 € | -5,6% |
Condominio | 450,00 € | 465,00 € | 3,3% |
“Queste spese risulteranno ancora troppo onerose per molte famiglie, considerata la stagnazione dei salari e la notevole perdita di potere d’acquisto dei redditi fissi.
Per questo è opportuno che il Governo torni con urgenza ad occuparsi dei cittadini e adotti alcuni provvedimenti per arginare i rincari e sostenere il potere d’acquisto delle famiglie:
la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe un risparmio di oltre 516 euro annui a famiglia);
la creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e un’azione determinata contro la povertà alimentare;
lo stanziamento di risorse adeguate alla sanità pubblica e per il diritto allo studio;
una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi.”