CULTURA - 17 maggio 2025, 13:32

Saint-Pierre, la storia in digitale: l’associazione dell’Artzon restituisce memoria e futuro al paese

Settemila documenti, quindici video, centinaia di fotografie: è online l’archivio digitale di Saint-Pierre, frutto di due anni di lavoro dell’associazione culturale dell’Artzon. Il presidente Marco Carlin: “Restituiamo la memoria al paese, la storia torna a camminare tra la gente”. Un progetto identitario, partecipato e visionario, che guarda al futuro con gli strumenti dell’intelligenza artificiale

Restituiamo al paese la sua Storia”. Con queste parole semplici ma cariche di significato, Marco Carlin, presidente dell’Associazione culturale dell’Artzon di Saint-Pierre, ha aperto la serata del 16 maggio al Castello Sarriod de la Tour. Un incontro pubblico ma, prima ancora, un gesto collettivo: la restituzione della memoria a una comunità che non ha mai smesso di interrogare il proprio passato.

Il progetto – ambizioso, concreto, e ora tangibile – ha visto la digitalizzazione e l'elaborazione con strumenti di intelligenza artificiale di migliaia di documenti storici, fotografie e videointerviste legate alla vita del paese e dei suoi abitanti. Un portale web dedicato permette già oggi di consultare oltre 7.000 documenti, 15 videointerviste e numerose immagini, offrendo a tutti una finestra viva e accessibile sulla storia locale.

L’operazione non è solo tecnologica. È soprattutto culturale e identitaria. “I fatti di oggi saranno la storia futura – ha ricordato Carlin – e noi non intendiamo perderla”. A Saint-Pierre, quindi, la digitalizzazione non è un’operazione neutra, ma uno strumento per ricucire il filo tra le generazioni. Come ha sottolineato lo stesso presidente, “ci siamo improvvisati registi e cineoperatori con un telefonino, poi con un tablet. Abbiamo intervistato i testimoni della nostra realtà prima che il tempo li portasse via”.

Un’idea nata dal basso, alimentata dalla passione e dalla partecipazione, con un’esplosione virtuosa quando Herica Cristina Welter – fisico informatico esperta in intelligenza artificiale, neo-residente a Saint-Pierre – ha deciso di offrire le sue competenze al progetto. Da quel momento, il portale ha assunto una nuova dimensione: l’intelligenza artificiale come strumento interpretativo, per incrociare fonti, costruire percorsi tematici, valorizzare testimonianze, rendendo la storia locale una piattaforma dinamica di conoscenza e ricerca.

Non si tratta solo di archiviare: si tratta di costruire un racconto collettivo, che cresce giorno per giorno. I documenti non sono stati semplicemente scannerizzati: sono stati letti, commentati, ascoltati, raccontati. E in questo viaggio la comunità ha partecipato, ha donato, ha accolto. “Ogni documento ci parlava di un parente, di una storia di casa – racconta Carlin – e spesso ci siamo fermati, incuriositi, emozionati. È stato un viaggio nel tempo fatto insieme”.

L’Associazione non si ferma. Il cammino è appena iniziato, ma già oggi il risultato è uno degli esperimenti più avanzati di memoria digitale comunitaria in Valle d’Aosta. Un progetto nato negli artzon, cresciuto tra scantinati e sottoscala, e oggi ospitato in un castello, a dimostrazione che la storia è ovunque, basta avere il coraggio di ascoltarla.

pi.mi.