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FEDE E RELIGIONI | 24 ottobre 2022, 18:00

Almanach de mardi 25 octobre saint Crépin

L'ansietà è uno dei maggiori traditori che la vera virtù e soda devozione possa mai avere; finge di riscaldarsi al bene operare, ma non lo fa, se non per raffreddarsi, e non ci fa correre che per farci inciampare; e per questo bisogna guardarsene in ogni occasione, particolarmente nell'orazione; e per meglio riuscirci, sarà bene ricordarsi che le grazie ed i gusti dell'orazione non sono acque della terra ma del cielo, e che perciò tutti i nostri sforzi non bastano a far cadere, benché sia necessario il disporsi con grandissima diligenza sì, ma sempre umile e tranquilla: bisogna tenere il cuore aperto verso il cielo, ed aspettare di là la celeste rugiada. (San Padre Pio da Pietrelcina)

Almanach de mardi 25 octobre saint Crépin

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Martedì 25 ottobre
ore 8.45-12.45
Riunione in videoconferenza del Comitato CEI per la valutazione dei progetti di intervento
a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto

Mercoledì 26 - giovedì 27 ottobre
Saint-Oyen, Monastero Regina Pacis
Visita alla Comunità

Venerdì 28 ottobre
Vescovado - mattino
Udienze

Aosta, Cinéma Théâtre de la Ville - ore 20.45
3° incontro della rassegna "Testimoni dell'essenziale"
Martiri per una nuova città. Beati don G. Bernardi e don M. Ghibaudo
a cura di don Bruno Mondino

Domenica 30 ottobre
Cattedrale - ore 7.30
S. Messa

Lunedì 31 ottobre
Seminario - ore 9.30
Riunione del Collegio dei Consultori

LE MESSAGER RICORDA saint Crépin

La Chiesa celebra Beato Carlo Gnocchi Sacerdote

Carlo Gnocchi, nacque da una povera famiglia in provincia di Milano e diocesi di Lodi nel 1902. Alla morte del padre si trasferì a Milano. Entrato nel Seminario della diocesi di Milano, venne ordinato prete nel 1925. Dopo alcuni anni come assistente di oratorio, venne nominato assistente spirituale dell’Istituto Gonzaga dei Fratelli delle Scuole Cristiane, a Milano. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, partì come cappellano militare volontario per il fronte greco--albanese, per condividere la sorte dei suoi giovani. Ritornò nel 1942 ma, nello stesso anno, partì per la Russia con gli alpini della Tridentina. La drammatica esperienza della guerra e della ritirata dei soldati italiani lo spinse a riflettere e a considerare il mistero del dolore, specie negli innocenti e nei bambini. Si dedicò quindi a una grandiosa opera di carità nei confronti degli orfani di guerra e dei mutilatini. Malato di tumore, morì il 28 febbraio 1956, dopo aver donato le proprie cornee a due ragazzi ciechi, in un’epoca dove i trapianti d’organi non erano ancora regolamentati dalla legge italiana. È stato beatificato sotto il pontificato di papa Benedetto XVI il 25 ottobre 2009 in piazza del Duomo a Milano. I suoi resti mortali sono venerati dal 2010 sotto l’altare della chiesa a lui intitolata, annessa al Centro «Santa Maria Nascente» della Fondazione Don Gnocchi in via Capecelatro 66 a Milano.

Il sole sorge alle ore 7,53 e tramonta alle ore 18,22.

“La pace non è soltanto assenza di guerra, ma una condizione generale nella quale la persona umana è in armonia con sé stessa, in armonia con la natura e in armonia con gli altri. Tuttavia, far tacere le armi e spegnere i focolai di guerra rimane la condizione inevitabile per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti.” (Papa Francesco)

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