Il Governo regionale è stato impegnato dal Consiglio Valle a definire nel più breve tempo possibile una proposta di norma di attuazione che, in Valle d'Aosta, disponga la soppressione dalla bolletta elettrica, della componente tariffaria a favore dello Stato, relativa agli oneri di trasporto e di sistema; ad avviare un percorso nella Commissione consiliare competente finalizzato al reperimento di risorse adeguate per sostenere le famiglie e le imprese valdostane nel fare fronte al caro bollette.
«C'è stato un impazzimento del mercato dell'energia, su cui non si intravvede ancora una soluzione e che desta grande apprensione - ha specificato il Capogruppo Pierluigi Marquis nell'illustrazione -. Le scelte di politica energetica dell'Italia hanno portato effetti che si sono manifestati già nelle bollette con aumenti fino al 60%, cui si aggiungerà un ulteriore 57% nelle prossime. Per la Valle d'Aosta si stima un incremento di 150 milioni di euro del costo delle forniture energetiche per le famiglie valdostane, senza contare le aziende: la preoccupazione per il futuro è enorme e il compito della politica è quello di individuare delle soluzioni per cercare di dare tranquillità alla nostra comunità".
La Regione è un grande produttore di energia rinnovabile grazie all'acquisizione delle 26 centrali Enel nel 2000 poi conferite a CVA, unitamente agli investimenti fatti per la realizzazione di parchi eolici e fotovoltaici: una scelta lungimirante che ha portato ad assumere un ruolo significativo nel mercato nazionale. In questo difficile momento è necessario intervenire non solo con misure di sostegno immediate e limitate, ma con interventi strutturali sul medio e lungo periodo per far fronte al caro bollette.