Un viaggio tra cultura alpina, poesia, sentimento di amore per la montagna e consigli utili per vivere meglio noi stessi e l'ambiente che ci circonda. Questo e molto altro è stato l'incontro al Circolo Valdostano della Stampa di martedì scorso - serata speciale di riapertura autunnale - con Paolo Paci, noto e apprezzato giornalista e scrittore, direttore di Meridiani Montagne.
Il Ristorante Intrecci di via Binel 12 ad Aosta ha dunque ospitato la 'Lectio magistralis' di Paci sul tema de 'L’ora più fredda', rispondente al titolo del suo recente e primo romanzo di successo che, attraverso decenni e luoghi fondamentali per la nostra storia collettiva, racconta, con misurata emozione, il mestiere di crescere tra amici e montagne, disegnando un’esemplare educazione sentimentale, politica e alpinistica, degna di attenzione e confronto critico.
Nel dialogo con Patrizio Gabetti, direttore di Aostacronaca appassionato delle Alte Vie alpine e con altri giornalisti, più di un accenno alla necessità di tornare a una visione più naturalistica, etica, culturale e meno sportivo-agonistica della montagna: "I grandi alpinisti ma soprattutto i montanari che vi sono saliti prima di noi ci hanno insegnato a muoverci con rispetto e desiderio di apprendere - ha spiegato Paci - e certamente a vivere la montagna un passo alla volta guardandosi bene intorno, non di corsa, non di fretta mirando unicamente a superare i propri limiti".
Paolo Paci ha collaborato con le maggiori riviste di viaggi, quali Bell’Italia, Bell’Europa, Weekend Viaggi, Viaggiesapori, con articoli e reportage di arte, gastronomia e culture alpine.
Ha diretto VS, mensile di viaggi e lifestyle, e La Cucina Italiana, mensile di cultura gastronomica. Attualmente è direttore scientifico di Meridiani Montagne, bimestrale di alpinismo e culture alpine.
"La serata è stata occasione - ricorda la presidente del Circolo, Maria Grazia Vacchina - per accogliere e presentare tre nuovi prestigiosi/e soci/e che arricchiscono il Circolo e le sue finalità di contributo al determinante settore dell’informazione".