La proposta di legge propone di usare l'idrogeno per la mobilità ferroviaria in alternativa alla elettrificazione ed a tal fine prevede uno studio da realizzare entro 60 giorni per valutare vantaggi e svantaggi della tecnologia dell'idrogeno rispetto alla elettrificazione,in particolare per quanto riguarda la tratta Ivrea-Aosta.
Le due consigliere regionali di Pcp, Chiara Minelli e Erka Guichardaz, definiscono la proposta di legge "paradossale visto che, proprio sulla base della legge regionale 22/2016 e dell'azione costante degli anni successivi,nell'aprile 2021 l’elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta è stata inserita fra i progetti finanziati dal Pnrr con una dotazione finanziaria di 110 milioni di euro. Pensare ora di rimettere in discussione tale importante risultato - ribadiscono - è una azione dannosa per la comunità valdostana".
Per Minelli (a sn nella foto) e Guichardaz "si vuole bloccare un investimento sicuro e definito nel tempo per tenere la Valle d'Aosta ancora per decenni in una situazione in cui si usano treni a trazione diesel che inquinano e costano di più". Di più, la proposta di legge "non ha neppure copertura finanziaria per lo studio che ci si propone di realizzare e i 60 giorni di tempo indicati nell'articolato non sono certo sufficienti realizzare tale studio".
"In buona sostanza - concludono le due consigliere - è una presa in giro dei cittadini valdostani" ed "esprimono netta contrarietà alla proposta di legge". E nella maggioranza torna la fibrillazione.
Pl e in tale direzione andranno i loro voti.