Recentemente Dario Ronzoni, giornalista del giornale on line Linkiesta ha trattato il problema dei bagni pubblici in America. Pur con le debite proporzioni il problema è comune ad Aosta, Città turistica e recentemente anche capitale dello sport (decaduta per la fatiscenza degli impianti e delle strutture, ndr).
Spiega Ronzoni: “Quando si parla di nuove infrastrutture, i pensieri vanno a ponti, autostrade e impianti elettrici. Tutte cose importanti e da mettere ai primi posti”. Ma Aosta, come gli Stati Uniti, hanno un importante problema di bagni pubblici.
Poi sono arrivatii vespasiani e poi le cabine toilettes. Ma il problema è notevole e le conseguenze davvero deprecabili che interessano il decoro urbano, la decenza e l’igiene pubblica.
Molte persone, soprattutto senzatetto, si trovano costrette a soluzioni estreme. Si
(Nella foto la toilette di piazza Plouves è inaccessibile, come lo stadio Puchoz, e per giunta si mangia la moneta da 50 cenetsime necessaria per utilizzare il servizio)
Se poi andiamo in periferia la situazione è ancora peggiore. Quartiere Dora, Quartiere Cogne, Quartiere Europa dove dicono è stata inaugurato il più importante museo d'Europa, in paizza Roncas e via dicendo. Per non citare le frazioni che sono un tutt'uno con la città.
Spiega Ronzoni: “In 13 Stati americani urinare in pubblico è equiparato a un reato sessuale. In Florida un uomo è stato allontanato da casa sua, vicina a un parco, perché, 19 anni prima, si era liberato in pubblico. È considerato un molestatore sessuale e perciò non può vivere vicino a parchi pubblici”.
Sono paradossi ma i bagni sono una questione umanitaria. Pensiamo solo quando riprenderanno le gite scolastiche o arrivano le comitive di anziani la cui tenuta fisiologica è quanto mai precaria.
Certo, gestire le toilettes non è facile: devono essere tenute pulite, sorvegliati, mantenuti in funzione come tutte le infrastrutture. Occorre evitare che radunino spacciatori intorno e prostitute. Sono impegnativi e costosi. E anche le indicazioni devono essere ben visibili lungo tutti percorsi turistici indicandone la distanza da punto in cui la persona ha l’impellente esigenza.