Avendo avuto mandato unanime dal Consiglio comunale, aveva votato in Giunta un atto che autorizzava la realizzazione, vicino al campo sportivo comunale, di un padiglione polivalente da parte di un privato residente, l'ex consigliere regionale Paolo Contoz, che intendeva principalmente utilizzarlo per scopi ludico culturali nonchè per le associazioni del territorio e la Protezione civile.
Ora il sindaco di Nus, Camillo Rosset, è indagato dalla Procura di Aosta per abuso d'ufficio perchè Contoz è suo cugino (anche se non di primo grado) e, per la procura, Rosset non avrebbe dovuto presenziare a quella riunione ma soprattutto non avrebbe dovuto votare la delibera.
Quando Paolo Contoz (che non è indagato in quanto aveva inoltrato regolare domanda agli uffici comunali e non risulta avesse mai esercitato pressioni sul sindaco) aveva presentato il progetto per la realizzazione del padiglione, Camillo Rosset non aveva nascosto le proprie perplessità circa l'impatto estetico della struttura e votò favorevolmente per la realizzazione solo dopo averne accertato, insieme all'Assemblea consiliare, lo scopo sociale e culturale dell'iniziativa. Inoltre, sempre secondo gli inquirenti, a Contoz sarebbe stata applicata una ulteriore riduzione del canone di occupazione del suolo pubblico rispetto a quella prevista, pari a circa 700 euro annui. Rosset e il segretario comunale Ubaldo Alessio Cerisey sono inoltre indagati per falso: l'ipotesi è che abbiano attestato la presenza del funzionario in due riunioni di giunta comunale quando invece il segretario era assente.
Il primo cittadino 'neuven' era stato denunciato lo scorso febbraio dal consigliere comunale Remo Domanico, che alla Procura presentò anche un esposto in relazione all’affidamento in gestione del Castello di Pilato, edificio storico di Nus, a una società privata.
"Personalmente, ritengo che le priorità siano altre - commenta Rosset - ma ben venga qualunque iniziativa della magistratura necessaria per valutare l'operato di un'Amministrazione".