Quest’anno si celebra il centenario della fondazione della acciaieria Cogne, industria che fino dal momento della sua nascita ha creato un binomio indissolubile con la città di Aosta, la simbiosi è stata fin da subito fortissima ed ha visto crescere di pari passo le due realtà, da un lato ha dato la possibilità alla città anzi alla regione, di darsi anche una veste industriale in una realtà come quella valdostana sicuramente non scontata, ed ha permesso allo stabilimento di caratterizzarsi con una forte identità territoriale.
Sin dai primi anni esempio di imprenditoria sociale sulle orme degli “ illuminati “ come Olivetti, ha saputo far si che i progetti per integrare i lavoratori all’interno della comunità cittadina diventassero tangibili (quartiere cogne, cral cogne) , uno degli ultimi esperimenti ancora presenti di industrie all’interno del tessuto urbano rendendo alla fine, lo stabilimento e la città due facce della stessa medaglia.
Tante volte la Cogne è stata vissuta come la madre di tutti mali ambientali presenti in VdA, a più riprese è stato un cavallo di battaglia di alcuni soggetti politici, dimenticando che la Cogne è stata una delle maggiori artefici della creazione del mito dell’isola felice, che purtroppo nel tempo si è sbiadito non casualmente anche per la crisi che ha attanagliato e continua farlo l’industria siderurgica mondiale.
Non a sproposito abbiamo parlato di siderurgia mondiale perché da sempre la Cogne in questo secolo di vita è stata tra i produttori leader dell’acciaio per quanto concerne la qualità dei suoi prodotti. Il legame che l’azienda ha saputo creare con le sue maestranze è stato negli anni encomiabile l’auspicio è che con la nuova disciplina del lavoro questa enorme eredità non venga dissipata, la modernità della NOSTRA Cogne va misurata sulla qualità delle relazioni industriali, la sirena che un tempo regolava la vita della città suoni oggi perché la Cogne sia “visionaria” e dia una svolta verso i nuovi orizzonti della partecipazione e della democrazia industriale, coraggiosa e moderna come 100 anni fa.