"So di aver agito in piena coscienza sempre e solo per il bene della mia comunità; direi che la sentenza questo lo ha dimostrato". Lo ha detto ad aostacronaca.it Giuseppe 'Pino' Dupont, sindaco di Valsavarenche, che oggi, mercoledì 10 giugno, è stato assolto dall'accusa di peculato d'uso dal tribunale di Aosta perché "il fatto non sussiste".
Assolto anche il dipendente comunale Mario Giachino, residente a Sarre. Dalle indagini della polizia giudiziaria, avviate nell'autunno del 2014, era emerso che Giachino lo scorso anno aveva trasportato pane e giornali, destinati a esercenti di Valsavarenche con l'auto e il furgone del Comune, fuori dall'orario di servizio e con l'autorizzazione del sindaco. In tre occasioni sarebbe anche andato a prendere la sua fidanzata. Il danno presunto alle pubbliche casse ammonta a 162 euro. L'udienza si è svolta con rito abbreviato davanti al gup Maurizio D'Abrusco.
La sentenza è giunta dopo poco più di un'ora e mezza di camera di consiglio. L'accusa aveva chiesto quattro mesi di reclusione per ciascuno dei due imputati, dopo aver derubricato il reato che inizialmente era peculato. Le indagini si erano basate su diversi appostamenti, che si erano protratti per mesi. "L'eventuale condanna avrebbe penalizzato tutti i piccoli comuni d'Italia", ha detto l'avvocato Giuseppe Gallenca, che con la collega Federica Gilliavod difende Dupont.
"Il pane andava a tutti gli esercenti del paese. Un tempo veniva trasportato con l'autobus, che poi cambiò la corsa. Per questo il mio assistito si offrì di partire 30 minuti prima da casa e di portarlo in paese e il sindaco Dupont aveva dato il proprio consenso", ha spiegato l'avvocato Stefano Moniotto, che assiste Giachino.
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