AMBIENTE - 11 agosto 2014, 09:16

MONTAGNA: Si ripopolano paesi ma serve banda larga

Ollomomt, paese 'simbolo' del ripopolamento della montagna

“Dobbiamo portare più tecnologia, più innovazione nei paesi di montagna perchè, alla faccia dei gufi che vogliono la morte delle località in quota, villaggi e comuni sopra i 1.500 metri si stanno ripopolando”.

Lo aveva detto alcuni mesi fa il presidente del Celva e sindaco di Aosta, Bruno Giordano, nel corso di un'assemblea del Consiglio degli enti locali valdostani. A dargli ragione sono arrivati ora i dati diffusi nel convegno 'Abitare le Alpi del XXI secolo-Nuovi scenari per il territorio montano',svoltosi nei giorni scorsi a Ollomont, paese di montagna 'simbolo' del ripopolamento con il 12% in più di residenti in pochi anni.

Marco Onida, segretario della Convenzione delle Alpi e funzionario della Commissione europea, ha spiegato che “non si tratta di un 'ritorno' alla montagna dei valligiani che decenni fa hanno lasciato villaggi e paesi, ma dell'arrivo nei comuni in quota di cittadini, di residenti aostani ma anche di altre zone del fondovalle che 'salgono' alla ricerca di maggiore tranquillità e migliore qualità della vita”. Onida ha sottolineato che “ora c’è la necessità di un nuovo patto di solidarietà città-montagna” che possa consentire di portare sopra i 1.500 metri di quota l'innovazione tecnologica indispensabile per restare 'agganciati' al resto del mondo, come ad esempio la connessione a banda larga per poter lavorare a distanza e navigare velocemente in internet.

Discorso che vale anche per la tecnologia applicata ai lavori agricoli nelle zone svantaggiate. Il professore di Geografia urbana e regionale al Politecnico di Torino, Giuseppe Dematteis, ha suggerito ai Comuni “l'apertura di uno 'Sportello' consorziato per fornire indicazioni precise ed eventualmente personalizzate a chi intende seriamente trasferirsi in montagna”.

L'Unione europea ha attivato un questionario su internet (http://www.alpine-region.eu/italy/intro-questionnaire.html) a cui fino al 15 ottobre i cittadini potranno collegarsi per inviare suggerimenti, proposte e idee di sviluppo.

aostacronaca.it