CRONACA - 30 dicembre 2025, 09:48

Protocollo Enpa–Carabinieri, un’alleanza che porta in tribunale un reato al giorno

Rafforzata la collaborazione tra Enpa e Arma dei Carabinieri con il terzo Protocollo d’intesa. I dati 2025 confermano un’azione capillare e continua contro i reati di maltrattamento e crudeltà

Claudia Ricci, avvocato Enpa e il Capo del II Reparto dell’Arma dei Carabinieri, generale Arturo Guarino

Un procedimento giudiziario al giorno per reati contro gli animali: è il risultato concreto della collaborazione tra l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) e l’Arma dei Carabinieri, avviata nel 2018 e ora ulteriormente rafforzata con la firma del terzo Protocollo d’intesa.

Il Protocollo Enpa–Carabinieri, sottoscritto direttamente con il Comando Generale dell’Arma, rappresenta un importante riconoscimento istituzionale per Enpa e segna un salto di qualità nella lotta ai crimini contro gli animali.

Il nuovo Protocollo ingloba e supera i precedenti accordi con CUFA e NAS, configurandosi come uno strumento operativo nazionale. L’obiettivo è rendere la collaborazione più efficace e uniforme su tutto il territorio, ampliando l’ambito di intervento e rafforzando il coordinamento tra le strutture Enpa e i Comandi territoriali dell’Arma.

I dati dell’ufficio legale Enpa relativi al 2025 raccontano l’impatto concreto dell’accordo. Nel solo anno in corso sono state presentate 157 denunce per reati contro gli animali. Oltre un terzo di queste nasce direttamente da segnalazioni o attività dei Carabinieri, mentre le restanti provengono da cittadini che, grazie al Protocollo, vengono indirizzati correttamente verso l’Arma.

Da queste attività sono derivate 63 costituzioni di parte civile, segno di un’azione giudiziaria strutturata e continuativa.

L’analisi delle tipologie di reato evidenzia che il 70% riguarda maltrattamenti, in particolare casi di detenzione incompatibile, indice di una maggiore capacità di individuare precocemente i comportamenti illeciti.

Il 20% delle denunce riguarda uccisioni di animali con particolare crudeltà, con una forte incidenza di violenze ai danni dei gatti. Il restante 10% è legato ai reati contro la fauna selvatica, tra bracconaggio, uccellagione e detenzione illegale di uccelli da richiamo.

Preoccupa in modo particolare l’aumento dei reati di crudeltà commessi da minorenni, un fenomeno che conferma come la violenza sugli animali sia spesso un campanello d’allarme di disagio e pericolosità sociale.

Letti in una prospettiva più ampia, i dati mostrano la reale portata della collaborazione avviata nel 2018: grazie alla sinergia tra Enpa e Arma dei Carabinieri viene avviato mediamente almeno un procedimento giudiziario al giorno. Un risultato che nasce dalla consapevolezza condivisa che i reati contro gli animali non sono reati minori, ma devono essere contrastati con strumenti adeguati, anche in chiave preventiva.

Il terzo Protocollo consente alle Sezioni Enpa e alle Guardie Zoofile Enpa di interfacciarsi con qualsiasi Stazione o Comando territoriale dei Carabinieri, superando il ricorso esclusivo ai reparti specializzati. Questo rafforza la capacità di intervento sul territorio e rende più efficiente anche la gestione delle segnalazioni dei cittadini.

Il nuovo assetto favorisce interventi più rapidi e coordinati, soprattutto nei casi urgenti o complessi, e rafforza lo scambio di competenze e le attività di formazione, con l’obiettivo di prevenire i reati e migliorare la tutela degli animali.

Bruno Albertinelli