Nel corso della lunga seduta consiliare dedicata all’approvazione del bilancio, il Consiglio comunale di Aosta ha riservato un’attenzione particolare alle politiche sociali, confermandole come uno degli snodi più sensibili e strategici dell’azione amministrativa. Un’attenzione tutt’altro che formale, alimentata da sette iniziative consiliari che hanno toccato temi concreti e strutturali: il sostegno alla fascia 0-6 anni, il futuro del centro Brocherel e il funzionamento del servizio di assistenza domiciliare.
A rispondere è stato l’assessore alle politiche sociali, Gheller, che ha accolto positivamente tutte le sollecitazioni emerse dal dibattito, cogliendo l’occasione per ribadire una linea politica improntata a metodo, concertazione e responsabilità. «Mi fa piacere sapere che le politiche sociali siano sotto la lente d’ingrandimento – ha affermato – perché ci spinge a lavorare di più e meglio». Un’affermazione che va oltre la formula di rito e che segnala la volontà di considerare il confronto consiliare non come un intralcio, ma come parte integrante del processo decisionale.
Uno dei punti qualificanti dell’intervento dell’assessore riguarda la centralità della fascia 0-6 anni, indicata come priorità assoluta dell’Amministrazione. Gheller ha sottolineato come il lavoro su questo fronte avvenga in costante sinergia con l’assessorato all’Istruzione, guidato da Alina Sapinet, e come le scelte siano orientate da elementi oggettivi e non da logiche estemporanee. «Come amministrazione – ha spiegato – faremo sempre scelte basate su dati concreti, in dialogo con la terza commissione e tenendo conto dei trend demografici». Una dichiarazione che richiama apertamente il tema della sostenibilità nel medio-lungo periodo, spesso evocato ma non sempre praticato nella politica locale.
Il confronto ha toccato anche uno dei progetti più rilevanti e attesi, quello del centro Brocherel. Sollecitato dalla consigliera di minoranza Sylvie Spirli (Lega Vallée d’Aoste – Autonomia e Libertà), Gheller ha chiarito che l’iter amministrativo procede secondo il cronoprogramma previsto, con l’assegnazione dei lavori nei prossimi mesi e l’obiettivo di arrivare all’inaugurazione entro metà legislatura. Un passaggio importante, considerando che il Brocherel rappresenta uno dei più grandi appalti nella storia della città, con un investimento complessivo di 102 milioni di euro, destinato a incidere profondamente sull’organizzazione dei servizi sociali aostani.
Particolarmente significativo anche il passaggio dedicato al servizio di assistenza domiciliare, definito dallo stesso assessore un vero fiore all’occhiello del Comune. Gheller ha rimarcato come il SAD non si limiti a fornire supporto agli anziani e alle persone fragili, ma svolga un ruolo decisivo nel ritardare l’ingresso in microcomunità, permettendo a molte persone di restare nella propria casa fino all’ultimo. Una visione che mette al centro la dignità della persona e il valore dell’autonomia, con ricadute positive non solo sul piano umano, ma anche su quello organizzativo e finanziario.
A margine dei lavori consiliari, la presidente della terza commissione, Sylvie Hugonin, ha richiamato l’importanza di un metodo di lavoro condiviso e strutturato. «Come commissione – ha spiegato – ci troveremo presto per definire priorità e azioni da intraprendere. Le scelte nei prossimi mesi saranno numerose e complesse». Hugonin ha ribadito che le politiche sociali devono fondarsi su solidarietà, inclusione e ascolto, valorizzando il confronto democratico e trasformando le proposte emerse in Consiglio in occasioni di approfondimento serio e costruttivo.
Nel complesso, la seduta ha restituito l’immagine di un’Amministrazione consapevole del peso politico e sociale delle proprie decisioni in un settore cruciale. Le posizioni espresse dall’assessore Gheller segnano una linea chiara: meno annunci e più programmazione, meno improvvisazione e più dati, con l’obiettivo di rafforzare servizi che incidono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini. Una sfida impegnativa, che richiederà continuità e coerenza, ma che rappresenta uno dei banchi di prova più rilevanti per la consiliatura appena avviata.