Governo Valdostano - 23 dicembre 2025, 16:42

Asse Aosta-Torino, vertice politico sulle infrastrutture: Cirio ricevuto a Palazzo regionale

Trasporti, viabilità, ferrovia e Parco del Gran Paradiso al centro dell’incontro tra Valle d’Aosta e Piemonte. Testolin e Cirio concordano sull’istituzione di un Tavolo permanente per affrontare in modo strutturato le criticità comuni

Il rafforzamento dei rapporti istituzionali tra Valle d’Aosta e Piemonte passa da Palazzo regionale. Nella giornata di oggi il Presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, insieme agli Assessori regionali, ha ricevuto il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, per un incontro che ha avuto un chiaro significato politico e operativo: consolidare la collaborazione tra le due Regioni su dossier strategici che incidono direttamente sulla vita dei cittadini e sullo sviluppo dei territori.

Un confronto definito costruttivo e concreto, che ha messo al centro uno dei nodi storici del rapporto tra Aosta e Torino: le vie di comunicazione e di trasporto. Durante l’incontro è stato fatto il punto sull’avanzamento dei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta, tema particolarmente sentito in Valle d’Aosta, e sugli interventi relativi alla bretella Ivrea-Santhià, con un focus specifico sul Viadotto Camolesa, infrastruttura critica soprattutto nei momenti di maggiore afflusso turistico. Attenzione condivisa anche sulla frana in località Chiappetti, a Quincinetto, per la quale è stata ribadita la priorità di completare il manufatto di contenimento, passaggio essenziale per ridurre ulteriormente il rischio e garantire maggiore sicurezza lungo l’asse viario.

Proprio la complessità e la quantità delle questioni aperte hanno portato i due Presidenti a compiere un passo politico significativo: la decisione condivisa di istituire un Tavolo di lavoro permanente dedicato a infrastrutture e trasporti, con l’obiettivo di affrontare le criticità con continuità, coordinamento e visione comune.

«È stato un momento costruttivo – ha sottolineato Renzo Testolin –. È per noi importante potere condividere temi e prospettare soluzioni comuni con la Regione Piemonte, perché insieme potremo approfondire meglio le criticità e dar più forza alla nostra azione. Ringrazio il Presidente Cirio per la disponibilità che ci ha dimostrato e mi auguro che il nostro confronto possa proseguire con regolarità». Il Presidente valdostano ha poi rimarcato come le questioni legate alla viabilità da e verso la Valle d’Aosta, alla ferrovia e alla gestione del Parco Nazionale del Gran Paradiso rappresentino priorità che «richiedono un’attenzione particolare», arrivando a citare anche l’ipotesi di una futura rivisitazione del perimetro del Parco.

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è stato infatti uno dei temi centrali del vertice. Entrambi i Presidenti ne hanno ribadito la funzione cruciale, ma anche la necessità che ogni scelta venga costruita coinvolgendo le comunità locali, riaffermando la volontà di lavorare in pieno accordo per valorizzare le realtà comprese nei confini dell’area protetta, senza ignorare le istanze dei territori.

Dal canto suo, Alberto Cirio ha voluto rimarcare il valore simbolico e sostanziale della visita ad Aosta: «Ho voluto essere oggi ad Aosta per incontrare il Presidente Testolin rieletto alla guida della Regione che con il Piemonte ha rapporti non solo geografici ma anche di storia, cultura e legami storici». Il Presidente piemontese ha evidenziato come l’incontro sia servito a fare il punto «sui tanti dossier aperti, a partire dalle infrastrutture tra le due regioni», citando anche gli studi in corso sul raddoppio del tunnel del Monte Bianco.

Cirio ha inoltre precisato che il Tavolo permanente tra Piemonte e Valle d’Aosta avrà una cadenza precisa, con riunioni previste tre volte l’anno, per monitorare gli interventi in corso e quelli futuri. Sul Parco del Gran Paradiso ha annunciato che «nelle prime settimane del 2026 incontreremo insieme i vertici del Parco per fare il punto sulle attività anche in occasione del rinnovo del Cda».

Un incontro che va quindi oltre la cortesia istituzionale e che segna la volontà di trasformare il dialogo tra le due Regioni in un metodo di lavoro stabile. Infrastrutture, mobilità e tutela del territorio restano il banco di prova di un’alleanza che, numeri e cantieri alla mano, sarà giudicata sulla capacità di passare dalle parole ai fatti.

je.fe.