È ufficiale: dal 2 al 5 luglio 2026 la Valle d’Aosta tornerà a vibrare al suono di arpe, cornamuse e percussioni per la 30ª edizione di Celtica Valle d’Aosta.
Un traguardo importante per una manifestazione che, nata come una scommessa culturale, è cresciuta negli anni fino a diventare un punto di riferimento internazionale per la cultura celtica, gli amanti della musica, delle tradizioni e della natura.
Per celebrare questo anniversario simbolico, l’organizzazione sta lavorando a un programma speciale e ricco, pensato per rendere omaggio alla storia del festival e, allo stesso tempo, proiettarlo verso il futuro.
Sebbene il calendario dettagliato sia ancora in fase di definizione, è già confermato che il fulcro della manifestazione sarà, come da tradizione, il Bosco del Peuterey in Val Veny (Courmayeur), uno scenario unico ai piedi del Monte Bianco.
Sono previsti inoltre alcuni eventi collaterali che coinvolgeranno diversi comuni e centri storici della Valle d’Aosta, rafforzando la vocazione del festival a valorizzare l’intero territorio regionale.
Trent’anni di impegno e passione
«Raggiungere la trentesima edizione è il risultato di un lavoro costante e di una forte sinergia tra organizzatori, istituzioni e comunità locale. Un percorso fatto di passione, visione e impegno condiviso». A sottolinearlo è Laura Plati, Direttrice Generale e co-fondatrice di Celtica Valle d’Aosta: «Arrivare a celebrare il trentennale è un’emozione immensa, frutto di un lavoro complesso che dura tutto l’anno. Nulla di tutto questo sarebbe possibile senza il sostegno costante delle Istituzioni, della Regione Valle d’Aosta, del Comune di Courmayeur e dei nostri preziosi partner e sponsor. Un ringraziamento sentito va alla straordinaria squadra di volontari di ogni età, instancabile nel rendere possibile l’atmosfera che contraddistingue il festival. Per noi, la 30° edizione non è solo un traguardo anagrafico, ma l’anniversario di un sogno che continua a vivere e a rinnovarsi».
Un programma in costruzione
La macchina organizzativa è già al lavoro per definire artisti internazionali, rievocazioni storiche, concerti, stage, conferenze e attività culturali che animeranno le quattro giornate del festival.
L’invito al pubblico è quello di segnare sin da ora le date in calendario: l’edizione del trentennale si preannuncia come un viaggio indimenticabile tra musica, danza, artigianato e spiritualità, in un dialogo profondo tra le radici celtiche e le montagne valdostane.
Ulteriori dettagli sul programma completo e sulle modalità di prevendita saranno comunicati nei prossimi mesi attraverso i canali ufficiali del festival.