Dopo oltre tre mesi di cantiere continuo, con operai, tecnici e ingegneri impegnati giorno e notte, il Traforo del Monte Bianco è pronto a riaprire. L’appuntamento è fissato per venerdì 12 dicembre alle 17, a condizione che gli ultimi test di sicurezza — più di 800 in totale — diano tutti esito positivo.
La maxi-operazione di risanamento della volta, iniziata il 1° settembre, rappresenta il secondo cantiere-test del programma pluriennale di rinnovamento della struttura. Un intervento che, solo per il 2025, vale 21 milioni di euro, a carico delle due società concessionarie SITMB e ATMB.
La complessità dell’opera è stata evidente fin dall’inizio: oltre 150 persone hanno lavorato senza sosta per 102 giorni, accumulando più di 150.000 ore complessive. È stato necessario smontare impianti, fresare la volta con tecniche diverse a seconda delle caratteristiche geologiche, trattare le venute d’acqua, impermeabilizzare, posare i nuovi conci prefabbricati, ricostruire aree tecniche e reinstallare tutti i dispositivi di sicurezza.
Non sono mancati gli imprevisti: tra questi, la scoperta di vecchi drenaggi a pochi centimetri dal rivestimento e la gestione della storica venuta d’acqua del G26, messa finalmente in sicurezza con un intervento dedicato.
La riapertura non dipende solo dal completamento dei lavori di genio civile, ma soprattutto dal funzionamento dei sistemi di sicurezza: telecamere, acceleratori in volta, cavo termometrico, illuminazione, rilevamento automatico di eventi. Tutti elementi che, nelle zone interessate dai lavori, erano stati smontati e ora devono essere perfettamente reintegrati nel sistema di supervisione LOGOS, che controlla in tempo reale 36.000 dati provenienti dai 12.000 sensori del tunnel.
La verifica coinvolge anche i due piazzali e le aree di regolazione di Aosta e Passy. Solo dopo il via libera finale arriverà l’autorizzazione alla riapertura al traffico.
Il Traforo del Monte Bianco ha più di sessant’anni e, dopo decenni di manutenzione ordinaria, entra nella fase dei grandi interventi strutturali. Demolire e ricostruire piccole porzioni di volta permette di capire come intervenire nei prossimi anni, perché ogni tratto del tunnel ha caratteristiche costruttive diverse e reazioni differenti alle sollecitazioni della montagna.
Il cantiere 2025 non è solo un intervento puntuale, ma un banco di prova per programmare tempi, tecniche e impatti delle operazioni future.
La lunga sospensione del traffico è stata sfruttata anche per altre attività:
ispezioni approfondite della struttura interna;
rimozione periodica del rivestimento laterale in Glasal;
messa in sicurezza di decine di bocchette di ventilazione;
sostituzione dell’intera illuminazione LED del tunnel e dei canali tecnici;
aggiornamento dei sistemi di climatizzazione delle cabine di trasformazione.
Interventi che, nel complesso, contribuiscono a consolidare la sicurezza e l’affidabilità della galleria.
Il conto alla rovescia è iniziato, Se gli ultimi controlli diranno che tutto funziona come deve, il Traforo del Monte Bianco tornerà a essere percorribile dalle 17 di venerdì 12 dicembre, restituendo alla Valle d’Aosta e all’intero arco alpino un collegamento strategico, più sicuro e più moderno.