La storia di Bosco è una di quelle che scaldano il cuore. Un cane giovane, di appena 18 mesi, adottato al canile Il Pippeto di Sandigliano ad agosto e sparito nel nulla solo tre giorni dopo. Ed ora è stato ritrovato, a chilometri di distanza...tanti chilometri...
Era intorno al 12 agosto quando Bosco è scappato dalla sua nuova casa di Rosazza. Per settimane volontari e proprietari lo hanno cercato senza sosta: una, due, tre settimane di appelli, camminate, speranze che però si affievolivano giorno dopo giorno. “Avevamo perso le speranze… mentre Bosco ce l’ha fatta", racconta oggi ancora commossa Grazia, volontaria del canile che lo aveva seguito con affetto durante la permanenza nella struttura.
Poi, il silenzio. Tre mesi senza notizie, fino a quando, nella zona di Gressoney, in Valle d’Aosta, un uomo del posto nota un cane che continua a girare sempre nella stessa area. Per un mese intero lo vede aggirarsi, schivo, silenzioso, senza lasciarsi avvicinare. Decide così di chiedere aiuto: pubblica un appello sui social, sperando che qualcuno possa riconoscerlo. È da lì che la storia ricomincia a muoversi.
L’appello arriva alla proprietaria, che avvisa immediatamente il canile Il Pioppeto. In valle, intanto, l’uomo e altri abitanti iniziano a lasciare cibo per Bosco, per far sì che prenda fiducia. Il cane però fobico e molto diffidente, non permette a nessuno di avvicinarsi. “Bosco lo conosco bene – racconta Grazia – era molto diffidente, aveva paura dei rumori. Quando sono andata a provare a recuperarlo, l’ho chiamato: si è girato, mi ha guardata… ma c’era troppa gente e non è venuto. Era immaginabile, lui è così.”
Alla fine, a compiere il miracolo è stato proprio un abitante della zona. Grazie alla presenza di una cagnolina in calore, il giovane cane si è avvicinato abbastanza da poter essere finalmente recuperato. Dopo tre mesi di fuga tra boschi, strade di montagna e solitudine, qualche giorno fa Bosco è stato recuperato, in buonissima salute, più adulto, più forte, quasi trasformato, racconta Grazia: “È meraviglioso com'è cresciuto è diventato stupendo. Fra tutti i cani che abbiamo avuto, Bosco è l’unico che ha vissuto una disavventura così grande… sapere che è vivo è un miracolo.”
L’uomo che oggi si è offerto di ospitarlo ha perso da poco il suo cane e ha deciso di impegnarsi per vedere come Bosco si adatterà. In quella zona molte abitazioni non hanno recinzioni e serve attenzione, perché Bosco rimane un cane fobico e pauroso. Ma l’impegno e l’affetto non mancano, e lui proverà a dare a Bosco quella fiducia che ancora gli manca.
Per Grazia, che lo ha seguito sin dai primi giorni al canile, la gioia è immensa, ma c’è un desiderio che resta: “Bosco, cane diffidente e spaventato, ha affrontato da solo montagne, boschi e mesi di incognite. Ha tirato fuori un coraggio che nessuno immaginava. È tornato, contro ogni probabilità, grazie a una catena di persone che non ha smesso di crederci. Ora vorrei solo tanto riabbracciarlo… mi ci ero affezionata. Spero di poter andare a trovarlo il prima possibile".