L’adunanza consiliare del 2 e 3 dicembre 2025 si è aperta in un clima sospeso, segnato prima da una richiesta urgente di confronto politico e poi dal ricordo di una figura storica dell’Assemblea valdostana; Silvano Vesan. Subito dopo l’appello, infatti, i lavori sono stati interrotti per consentire la convocazione di una Conferenza dei Capigruppo, sollecitata dal Presidente della Regione Renzo Testolin.
Al rientro in Aula, Testolin ha spiegato l’urgenza della convocazione: la necessità di condividere con i Consiglieri una notizia appresa a mezzo stampa e riguardante la Casa da gioco di Saint-Vincent, «oggetto di un’indagine da parte della Guardia di finanza». Il Presidente ha chiarito di aver messo a disposizione dell’Assemblea le informazioni trasmesse dalla Direzione, «senza entrare nei particolari di cui non si conoscono ancora gli sviluppi», promettendo aggiornamenti non appena disponibili. Un passaggio che ha inevitabilmente segnato l’avvio dei lavori, in un momento già delicato per l’immagine della Regione.
L’Aula ha quindi osservato un minuto di silenzio in memoria di Silvano Vesan, Consigliere regionale della Democrazia Cristiana nella IX legislatura, scomparso il 26 novembre. Un tributo sobrio e sentito, che ha preceduto l’esame del primo grande punto all’ordine del giorno: il bilancio di previsione del Consiglio Valle per il triennio 2026-2028.
Il documento, comprensivo del Piano degli indicatori e dei risultati attesi, è stato approvato all’unanimità. Illustrato dal Presidente del Consiglio, Stefano Aggravi, il bilancio si attesta per il 2026 a 11 milioni 361 mila euro: 8 milioni 656 mila per entrate e spese effettive, 1 milione 805 mila per partite di giro e 900 mila euro da restituire all’Amministrazione regionale quale parte dell’avanzo di amministrazione presunto. Per il 2027 e il 2028, la previsione scende a 10 milioni 461 mila euro, comprese le partite di giro.
«Il bilancio del Consiglio, per sua natura molto tecnico, assume qui il ruolo di bilancio di transizione tra legislature, con l’obiettivo di garantire continuità operativa e trasparenza contabile in attesa di futuri interventi», ha spiegato Aggravi illustrando l’impianto del documento.
Le entrate e le spese effettive per il 2026 segnano un decremento del 2,8% rispetto al 2025. Nel dettaglio, le spese per gli organi istituzionali rappresentano il 72% del totale, includendo il trattamento economico dei Consiglieri, le attività del Difensore civico, del Corecom, della Consulta pari opportunità e dell’Osservatorio sulla legalità, oltre a iniziative istituzionali, attività culturali, comunicazione istituzionale, compartecipazioni economiche e pubblicazioni. I sistemi informativi incidono per il 16%, mentre il restante 10% riguarda la gestione dei beni mobili, dei consumi e dei servizi necessari al funzionamento dell’Assemblea.
L’approvazione unanime del bilancio di previsione si colloca così in una seduta che, tra notizie delicate e momenti di raccoglimento, ha posto l’accento sulla necessità di stabilità amministrativa e trasparenza in una fase particolarmente sensibile della vita politica valdostana.