ECONOMIA - 28 novembre 2025, 07:00

Oggi sciopero dei giornalisti, l’Asva scende in piazza: “Serve un contratto vero, moderno e rispettoso del nostro lavoro”

Presidio in piazza Deffeyes il 28 novembre: la stampa valdostana unita nella battaglia nazionale per il rinnovo del contratto Fnsi–Fieg, fermo da quasi dieci anni

Alessandro Mano, Presidente ASVA

Il mondo dell’informazione torna a farsi sentire. Dopo anni di attesa, rinvii e promesse non mantenute, i giornalisti italiani incrociano le braccia per chiedere ciò che dovrebbe essere scontato in qualsiasi settore: un contratto dignitoso, aggiornato, capace di rispondere ai tempi e alle nuove sfide che attraversano le redazioni.

La giunta esecutiva della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) ha proclamato uno sciopero di 24 ore per oggi venerdì 28 novembre 2025, dalle 6 del mattino. Una mobilitazione che segna un punto di svolta nella lunga battaglia per il rinnovo del contratto Fnsi–Fieg, scaduto da quasi dieci anni e diventato, per molti addetti ai lavori, il simbolo di un sistema che fatica a riconoscere il valore sociale del giornalismo.

Al centro della protesta ci sono temi profondi e urgenti: il rispetto del lavoro dei dipendenti e degli autonomi, la necessità di norme chiare sull’uso dell’intelligenza artificiale nelle redazioni, e il riconoscimento, anche economico, del ruolo democratico svolto quotidianamente da chi racconta il Paese.

In Valle d’Aosta, l’iniziativa trova immediata adesione. L’Associazione Stampa Valdostana (Asva) ha organizzato un presidio in piazza Albert Deffeyes, davanti al Palazzo regionale, alle 11.30. Sarà un momento di visibilità, ma anche di condivisione: insieme ai giornalisti in sciopero sono annunciate le delegazioni di Cgil, Cisl, Savt e Uil, unite nel sostenere una battaglia che riguarda tutti i lavoratori della conoscenza e dell’informazione.

Al termine del presidio, una delegazione dell’Asva sarà ricevuta dalla presidenza del Consiglio Valle per portare direttamente nell’istituzione regionale le richieste della categoria: dignità, equità contrattuale, tutele moderne e una visione chiara sul rapporto tra lavoro giornalistico e strumenti digitali.

Il direttivo dell’Asva invita tutti i colleghi – contrattualizzati, autonomi o freelance – a partecipare. Perché, in un tempo di crisi del settore e di pressioni sempre più forti sul sistema dell’informazione, mostrare unità non è soltanto un gesto sindacale, ma un’affermazione di identità professionale. Una voce collettiva che chiede ascolto, e soprattutto rispetto.

red