Per il 2025 l’Azienda USL presenta un’iniziativa simbolica e informativa: la distribuzione gratuita di “pillole di consapevolezza”, contenute in una confezione che riporta la definizione della Dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza di genere e indicazioni utili alle donne per prendere consapevolezza delle proprie risorse. Inoltre, viene riportato un collegamento alla Help Line nazionale violenza e stalking.
“È ORA DI RE-AGIRE. La libertà inizia dalla tua voce” è il titolo della campagna di sensibilizzazione 2025 promossa dall’Azienda USL della Valle d’Aosta e dedicata al contrasto della violenza di genere. Un messaggio forte e diretto che invita a riconoscere i segnali, chiedere aiuto e reagire, con il supporto di una rete professionale preparata e vicina.
Per il 2025 l’Azienda USL presenta un’iniziativa simbolica e informativa: la distribuzione gratuita di “pillole di consapevolezza”, una confezione che riporta la definizione della Dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne. Sulla confezione sono riportati elementi utili a riconoscere situazioni di rischio e informazioni dedicate a chi subisce violenza, oltre a un collegamento alla Help Line nazionale violenza e stalking (1522), numero gratuito e attivo 24 h su 24, in grado di accogliere le richieste di aiuto e dare sostegno alle donne vittime.
Il progetto è curato dalla dottoressa Antonia Billeci, referente medico regionale e aziendale per la violenza di genere, dall’infermiera Katia Vallet, referente aziendale infermieristico, e da Stefania Fazari, coordinatrice delle ostetriche dell’Area Territoriale. Il gruppo rappresenta l’Azienda USL sia nel Forum permanente contro le molestie e la violenza sulle donne sia nel Tavolo permanente per il contrasto alle violenze nei confronti della persona e delle comunità familiari della Procura di Aosta. La campagna si avvale inoltre della collaborazione grafica di Jonathan Alessi, operatore tecnico del 118, che ha curato l’immagine visiva dell’iniziativa.
La campagna vuole sensibilizzare la popolazione su aspetti fondamentali quali il rafforzamento della consapevolezza nelle donne rispetto a possibili situazioni di violenza, la crescita dell’autostima e dell’indipendenza femminile e la diffusione della cultura del rispetto all’interno della comunità.
Nella giornata del 25 novembre le “pillole di consapevolezza” saranno distribuite presso i presidi ospedalieri e territoriali e i contenuti della campagna saranno rilanciati attraverso l’affissione di manifesti informativi nelle strutture dell’Azienda. Inoltre, nelle diverse sedi ospedaliere e territoriali saranno favoriti momenti di confronto diretto tra operatrici, operatori e cittadinanza sul tema della violenza sulle donne e del maltrattamento domestico.
Nel periodo dal 1° gennaio al 20 novembre 2025, il Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale di Aosta ha registrato 104 accessi riconducibili a episodi di violenza domestica e di genere. La quasi totalità delle vittime è di sesso femminile, con una percentuale pari al 90%. I rari casi riguardanti uomini interessano per lo più minori. Restano sporadici gli episodi di violenza agita da partner femminili nei confronti di uomini.
L’età delle vittime varia dai 6 agli 81 anni, con una maggiore concentrazione nella fascia tra i 30 e i 50 anni, che rappresenta circa il 60% degli accessi. La nazionalità più frequente è quella italiana.
Le forme di violenza denunciate risultano spesso concomitanti. La più frequente è la violenza fisica, accompagnata da violenza verbale, minacce e intimidazioni. Sono stati registrati inoltre 10 casi di violenza sessuale, di cui due ai danni di minorenni, episodi di violenza psicologica, violenza assistita e maltrattamenti su minori, oltre a sette tentativi di strangolamento. Alcune aggressioni sono avvenute in ambito professionale, con autori appartenenti al contesto lavorativo.
L’abitazione rappresenta il luogo più ricorrente in cui si verificano gli episodi di violenza. Seguono, con frequenza molto minore, la strada, alcuni luoghi pubblici e il luogo di lavoro. Gli autori sono principalmente partner, ex partner o mariti, che costituiscono il 50% dei casi. Si registrano inoltre aggressioni compiute da padri, altri familiari, persone sconosciute e colleghi o datori di lavoro.
Nella maggior parte degli accessi le vittime sono state dimesse, talvolta con l’attivazione di reti di protezione familiare o amicale. In alcuni casi è stato necessario predisporre un inserimento in strutture protette. I ricoveri sono risultati poco frequenti, così come i rifiuti del ricovero. Dal quadro clinico emergono soprattutto lesioni contusive, traumi cranici, traumatismi multipli e manifestazioni ansiose.
“Sebbene il numero degli accessi registrati risulti inferiore rispetto agli anni precedenti, dagli scambi con la rete territoriale emerge la percezione di un incremento dei casi – spiega la Dott.ssa Billeci –. È plausibile che le campagne informative abbiano migliorato la conoscenza delle risorse disponibili, indirizzando il ricorso al Pronto Soccorso soprattutto nei casi in cui siano presenti lesioni fisiche che richiedono un intervento sanitario”.
L’iniziativa del 25 novembre si inserisce in un impegno continuativo dell’Azienda USL che, attraverso attività informative, formative e di sensibilizzazione rivolte alla popolazione e ai professionisti, punta a promuovere una maggiore capacità di riconoscere, prevenire e contrastare la violenza di genere. Una rete di cura qualificata e accogliente rappresenta infatti uno strumento fondamentale per accompagnare ogni donna in un percorso di protezione e libertà.