Vite in ascesa - 14 novembre 2025, 05:52

Sul Truc del Serro, balcone della bassa Valle di Susa

Un rilievo panoramico tra boschi e mulattiere storiche, sopra Caprie, con un nome inciso nel dialetto di chi lo vive da sempre

La cima vista dal basso

Il Truc del Serro è una di quelle mete che sanno sorprendere anche l’escursionista più esperto: breve ma intensa, panoramica e carica di fascino locale. Da Condove appare come una torre di roccia che domina la valle, ma salendo dal versante di Peroldrado di Caprie, a quota 580 metri, si scopre un itinerario dolce, immerso nel bosco, su una mulattiera che un tempo univa il Colombardo al fondovalle. È un cammino che invita alla calma, con quella magia che solo i piccoli dislivelli sanno offrire quando regalano vedute da grande montagna.

Il percorso più diretto raggiunge la vetta (791 m) in circa un’ora complessiva (andata e ritorno), ma può essere prolungato a piacimento partendo dalle altre borgate citate lungo la statale 24 del Monginevro. Chi desidera allungare la gita può infatti salire da Condove seguendo le indicazioni per Mocchie, poi deviare per Caprie e raggiungere la borgata di Peroldrado, dove si lascia l’auto accanto alla chiesa, alla fontana e al monumento dedicato al lavoro del montanaro.

Da lì, la salita è breve ma suggestiva: tra il campanile romanico pendente e la strada per Bonaudi, si imbocca la mulattiera che passa accanto al pilone Combaiere, dedicato alla Madonna Regina degli Angeli. In pochi minuti di cammino, tra castagni e scorci sempre più ampi sulla valle, si raggiunge il Truc del Serro, segnalato da un cartello inciso in dialetto locale: “Truc del Seru”. Dalla cima, lo sguardo abbraccia tutta la bassa Valle di Susa, fino alle prime propaggini del Musinè e alle cime innevate più lontane: un panorama che, come si dice, “stringe davvero il cuore”.

Il rientro avviene sul medesimo percorso, in un’ora scarsa di cammino complessivo, ma chi ama perdersi tra le deviazioni può facilmente trasformare questa passeggiata in un’escursione di tre ore, esplorando le varianti e le borgate vicine.

Dal 17 aprile scorso, la comunità della vicina borgata Campambiardo di Caprie vive un isolamento pesante a causa di una frana che ha interrotto l’unica via di collegamento con il capoluogo. I lavori, avviati a fine luglio, dovevano concludersi in autunno, ma a oltre sei mesi dall’evento la strada è ancora chiusa e senza una previsione certa di riapertura. I 44 residenti e 37 frequentatori abituali sono costretti a percorrere un itinerario alternativo lungo e pericoloso, che passa per Rubiana e Celle, aggiungendo 25 chilometri e 45 minuti di tragitto tra andata e ritorno. Un disagio che ricorda quanto le piccole comunità montane restino spesso sospese — proprio come il loro Truc — tra bellezza e abbandono.

Lodovico Marchisio/red