“Nessuna guerra è inevitabile”: con questo titolo, denso di significato e di speranza, si è svolto nel pomeriggio di ieri, 12 novembre, presso l’Hotel Duca d’Aosta di Aosta, l’approfondimento geopolitico promosso dalla CISL Valle d’Aosta.
L’incontro ha registrato una sala gremita di partecipanti, a testimonianza del forte interesse e della sensibilità del pubblico nei confronti dei temi legati alla pace, al dialogo e alla responsabilità condivisa. L’evento si è inserito nel più ampio percorso della Maratona per la Pace, iniziativa nazionale che sarà lanciata dalla CISL il 15 novembre, per promuovere, in un tempo segnato da crisi e conflitti, una cultura di pace e di solidarietà tra i popoli.
Protagonista dell’incontro è stata la Professoressa Anna Maria Pioletti, docente di geografia economico-politica all’Università della Valle d’Aosta, che ha guidato i presenti in un’analisi lucida e appassionata delle cause dei conflitti contemporanei, delle prospettive di costruzione della pace e del ruolo che le istituzioni civili possono e devono assumere nel prevenire l’escalation della violenza. Nelle sue parole, la pace è emersa non come un’utopia, ma come una scelta concreta e quotidiana di responsabilità collettiva.
È inoltre intervenuta Alessia Demé, in qualità di rappresentante UCSI Valle d’Aosta e segretaria CISL Scuola, che ha evidenziato come il mondo dell’istruzione rivesta un ruolo fondamentale nella costruzione di una cultura di pace e di dialogo, attraverso l’educazione delle nuove generazioni ai valori del rispetto, della solidarietà e della cittadinanza attiva.
Il confronto, moderato dalla presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Valle d’Aosta, Sandra Bovo, si è caratterizzato per il clima attento e partecipato: numerose le domande e gli interventi del pubblico, che hanno arricchito la discussione e offerto spunti significativi per una riflessione condivisa sulle sfide della pace nel mondo contemporaneo.
L’appuntamento ha confermato l’impegno costante della CISL Valle d’Aosta nel promuovere momenti di riflessione e confronto su temi di grande attualità internazionale e sociale. Un incontro intenso, che ha ribadito con forza come la pace non sia mai un destino scritto, ma un cammino che ciascuno è chiamato a percorrere.