FEDE E RELIGIONI - 10 novembre 2025, 08:00

Il Papa: i morti in guerra si onorano con il cessate il fuoco e con l’impegno per la pace

Al termine dell’Angelus, il Papa ringrazia quanti si spendono per costruire la pace nei Paesi che vivono crescenti ostilità. Rivolge poi un pensiero alle Filippine, colpite dal tifone Fung-wong, e fa suo il messaggio della Cei per la Giornata del Ringraziamento, incoraggiando alla cura della terra e al contrasto dello spreco alimentare

Benedetta Capelli  VN

Civili, bambini, anziani, ammalati. Non è un elenco freddo quello che fa il Papa al termine, oggi 9 novembre, della preghiera mariana in Piazza San Pietro. È un dare corpo al dolore di chi è colpito da conflitti violenti, un monito per mettere fine alle ostilità.

«Esprimo il mio vivo apprezzamento – afferma – per quanti, a ogni livello, si stanno impegnando a costruire la pace nelle diverse regioni segnate dalla guerra».

Nei giorni scorsi abbiamo pregato per i defunti, e tra questi purtroppo ce ne sono tanti uccisi nei combattimenti e nei bombardamenti, benché fossero civili, bambini, anziani, ammalati. Se si vuole veramente onorare la loro memoria, si cessi il fuoco e si metta ogni impegno nelle trattative.

Nel giorno della Dedicazione della Basilica Lateranense, il Papa, all’Angelus, invita ad allargare lo sguardo: da quello artistico a quello spirituale, per meglio cogliere il mistero.

C’è dolore anche nelle Filippine, dove il tifone Fung-wong – uno dei più potenti della stagione – ha causato la prima vittima nel Paese e dove è salito a un milione e duecentomila il numero delle persone evacuate. Il Pontefice esprime così la sua vicinanza:

«Prego per i defunti e i loro familiari, per i feriti e per gli sfollati».

In occasione della 75ª Giornata nazionale del Ringraziamento, che si svolgerà il prossimo 25 novembre, la Conferenza episcopale italiana invita a volgere lo sguardo ai tanti segni di speranza che nascono da un uso giusto e solidale delle risorse della terra.

Leone XIV ricorda anche l’odierna Giornata del Ringraziamento, celebrata dalla Chiesa italiana per lodare il Signore e dare il giusto valore ai doni della terra, al rispetto dell’ambiente e di coloro che vi lavorano.

«Mi associo al Messaggio dei Vescovi – ha detto – nell’incoraggiare una cura responsabile del territorio, il contrasto dello spreco alimentare e l’adozione di pratiche agricole sostenibili. Ringraziamo Dio per Sora Nostra Madre Terra e per quanti la coltivano e la custodiscono».

Infine, il saluto ai molti gruppi presenti, provenienti dall’Italia e da tante parti del mondo: tra loro, quelli delle manifestazioni storiche del Lazio e i volontari del Banco Alimentare, che – ricorda il Papa – terranno la colletta alimentare sabato prossimo, vigilia della Giornata Mondiale dei Poveri.