In media, ogni italiano utilizza 215 litri d’acqua al giorno, con un dato in crescita rispetto agli anni scorsi e con un quadro nazionale segnato da forti squilibri territoriali.
La Valle d’Aosta, pur con una disponibilità d’acqua molto superiore alla media nazionale, mostra un comportamento più virtuoso: i consumi domestici sono inferiori rispetto ad altre regioni del Nord e la rete registra perdite contenute, grazie a una gestione capillare e a impianti più recenti. Ma non mancano le criticità: nelle valli laterali e in alcune zone montane, il servizio idrico è ancora frammentato e le risorse non sempre vengono utilizzate in modo efficiente.
Il Consumers’ Forum, che riunisce associazioni di consumatori, imprese e istituzioni, sottolinea come la crisi climatica stia rendendo urgente un cambio di mentalità. «Non basta avere acqua – si legge nel rapporto – bisogna imparare a gestirla come un bene comune e limitato». L’organizzazione invita anche a migliorare la trasparenza dei dati locali e a coinvolgere i cittadini in progetti di sensibilizzazione sul consumo responsabile.
In Valle d’Aosta il tema è particolarmente sentito, anche per l’impatto del turismo e dell’agricoltura di montagna. I comuni più piccoli, spesso costretti a gestire in autonomia il servizio, devono fare i conti con costi crescenti e con la necessità di investimenti strutturali. Ma il messaggio che arriva dal Consumers’ Forum è chiaro: l’acqua non è infinita, nemmeno dove scorre in abbondanza.
💧 I NUMERI DELL’ACQUA IN ITALIA E IN VALLE D’AOSTA (Fonte: Consumers’ Forum 2025)
Consumo medio nazionale: 215 litri pro capite al giorno
Consumo medio in Valle d’Aosta: circa 180 litri pro capite al giorno
Perdite idriche in rete (Italia): 42%
Perdite idriche in rete (Valle d’Aosta): stimate intorno al 25%
Città con consumi più elevati: Roma, Catania, Napoli
Città più virtuose: Trento, Aosta, Bolzano