Vite in ascesa - 07 novembre 2025, 05:49

IL SIGARO DI TALUCCO

Un monolito naturale alle porte di Pinerolo

Il Sigaro ripreso da lontano

A volte si cercano meraviglie lontane, viaggiando fino ai luoghi più sperduti del mondo, quando a pochi chilometri da Pinerolo si trova un monolito naturale sorprendente, pronto ad accogliere escursionisti e alpinisti curiosi.

I monoliti, si sa, hanno da sempre affascinato l’uomo: torri di roccia che si ergono solitarie verso il cielo, simboli di mistero e di forza della natura. Alcuni raggiungono i 4000 metri, come il Dente del Gigante; altri, come questo, si trovano molto più in basso, ma non per questo sono meno suggestivi.

Il Sigaro, così è chiamata questa particolare formazione rocciosa, è un esempio notevole. Prima di descriverne l’accesso, vale la pena raccontare l’atmosfera che lo circonda. Quando lo abbiamo salito, in un anomalo pomeriggio autunnale, l’aria era umida e il sole ancora alto, ma un velo di nebbia avvolgeva il bosco. Solo la vetta emergeva sopra le nubi, come sospesa, mentre le correnti d’aria spazzavano via le foschie dal suo profilo affilato.

La cima, che si innalza per circa 800 metri di quota, si presenta come un dito puntato verso il cielo: una guglia isolata, perfetta per chi ama le salite brevi ma di carattere.

Dal centro di Pinerolo (provincia di Torino) si sale in auto fino alla frazione Talucco. Da qui si svolta a destra su una strada asfaltata molto ripida, che diventa poi sterrata con indicazione “Colle dell’Infernetto”.

Dopo aver superato un costone, la strada scende attraversando alcune case isolate. Proseguire fino all’ultima abitazione e parcheggiare accanto a una recinzione in legno. Di fronte, un muretto in pietra con una fontana sulla destra segna l’inizio del sentiero.

Salire lungo il margine sinistro del muretto costeggiando un tubo dell’acqua, quindi addentrarsi nel bosco. Si incontra un sentiero ben marcato, con gradini di legno, che porta direttamente alla base del monolite, non visibile fino all’ultimo momento (circa 20 minuti dal parcheggio).

La via normale – l’unica non propriamente alpinistica – parte dal colletto a monte del monolito, collegato al bosco da un intaglio di circa 8 metri. Si superano alcuni gradini rocciosi (II grado) aiutandosi con una fune un po’ logorata. Chi soffre di vertigini può assicurarsi con una breve corda. In circa 10 minuti si raggiunge la cima.

Tempo totale di salita: 30 minuti dal parcheggio.
Discesa: per lo stesso itinerario.

In vetta

Lodovico Marchisio - foto di Roberta Maffiodo