Un viaggio a Bruxelles per vivere il cinema da dentro, scoprire culture diverse e imparare a guardare il mondo attraverso nuove lenti. È l’avventura che hanno vissuto sei giovani valdostani – Lando Bertuletti, Laurent Favre, Beatrice Lorenzetti, Madeleine Montrosset, Filippo Sapia e Sophie Stevanon – protagonisti dal 26 ottobre al 1° novembre della Giuria Giovani del Filem’On – International Film Festival for Young Audiences, uno dei più importanti festival europei dedicati al cinema per ragazzi.
Grazie al Cactus Film Festival e al programma Erasmus+, i ragazzi – tre ragazze e tre ragazzi tra i 13 e i 16 anni – hanno trascorso una settimana intensa tra proiezioni, dibattiti e laboratori creativi, confrontandosi con coetanei provenienti da Belgio, Olanda, Croazia, Polonia e Georgia. Al termine del percorso, hanno assegnato il Teen Screens Award al film Vlam di Daphne Lucker (2025), scelto per la sua forza visiva e il linguaggio emozionale universale.
Per Laurent Favre, 14 anni, studente del liceo scientifico, “partecipare è stato un modo per conoscere nuove persone, migliorare l’inglese e scoprire film da tutto il mondo, dal Nord America all’Africa”. Beatrice Lorenzetti, 13 anni, della scuola San Francesco, ha aggiunto: “La cosa più bella è stata conoscere persone nuove e vedere film che fanno riflettere su temi di cui di solito non si parla tra ragazzi”.
Anche Madeleine Montrosset, 16 anni, del Liceo musicale, ha raccontato con entusiasmo l’esperienza: “Abbiamo imparato ad analizzare i film e intervistato registi e autori. È stato come entrare dietro le quinte del cinema: un’esperienza completa e stimolante che consiglio a tutti”.
Oltre al lavoro di giuria, il gruppo valdostano ha partecipato a scambi culturali, incontri formativi e attività redazionali, vivendo a pieno lo spirito europeo del progetto Erasmus+.
L’iniziativa, interamente finanziata dal programma europeo, si inserisce nel percorso di internazionalizzazione del Cactus Film Festival, che da anni promuove esperienze educative e culturali per i giovani valdostani. Un modo concreto per usare il cinema come linguaggio universale, capace di creare dialogo, curiosità e apertura verso il mondo.