Consiglio Valle Comuni - 05 novembre 2025, 07:00

Forza Italia spacca il centrodestra e sale sul carro dell’autonomia

Gasparri firma l’accordo con l’Union Valdôtaine. Il nuovo governo Testolin si prepara al debutto tra brindisi, retroscena e qualche rancore di troppo. Lega, Fratelli d’Italia e Pd all’opposizione: “un pasticcio di potere”, replicano. Ma in Valle d’Aosta la realpolitik torna a dettare legge

Joël Farcoz, indiscusso protagonista del nuovo corso dell'autonomismo in Valle

C’è chi lo chiama “ribaltone elegante”, chi “ritorno alla normalità valdostana”. Fatto sta che l’accordo siglato nel pomeriggio tra Forza Italia e Union Valdôtaine ridisegna la mappa del potere regionale. A poche ore dall’elezione della nuova Giunta Testolin, prevista per mercoledì 5 novembre, l’intesa sancisce la rottura definitiva del centrodestra e l’ingresso degli azzurri nella nuova maggioranza autonomista.

Il documento, firmato da Maurizio Gasparri per Forza Italia e da Joël Farcoz per l’Union, non lascia spazi a interpretazioni: “collaborazione istituzionale e politica” sui grandi dossier della Regione — CVA, Statuto speciale, rappresentanza europea — e un assessorato di peso per ricompensare la scelta. Fonti interne parlano del Bilancio come delega destinata al forzista Mauro Baccea, ben visto anche da ambienti unionisti.

In casa Union il clima è di apparente serenità. “Si consolida il fronte autonomista”, sussurra qualcuno nei corridoi di Avenue des Maquisards, anche se le manovre sono state più da scacchiera che da abbraccio politico. Renzo Testolin, presidente in pectore, si prepara a varare un esecutivo ampio: cinque assessorati all’Union (tra cui Sviluppo economico, Turismo, Agricoltura, Opere pubbliche e Istruzione), due agli Autonomisti di centro (Sanità e Affari europei) e uno a Forza Italia.

Il risultato? Una giunta a otto punte che lascia Lega, Fratelli d’Italia e Pd — per una volta insieme — a fare opposizione. “È un pasticcio di palazzo”, tuona un esponente leghista, “altro che autonomia, qui c’è solo il manuale Cencelli valdostano”. Dal Pd rincarano: “Una maggioranza costruita per restare in sella, non per governare”. Ma la risposta arriva secca dagli autonomisti: “Meglio un governo stabile che un’opposizione urlata”. E poi il Pd ha sufficiente spazio nel gorverno della Città di Aosta.

Nel mezzo, si inserisce anche Orlando Navarra, coordinatore di Noi Moderati Valle d’Aosta, che commenta la svolta con una dose di realismo e ironia: “Non è un tradimento, è semplice sopravvivenza politica”, sorride, aggiungendo: “In Valle, chi si ferma è perduto. Forza Italia ha scelto di restare nella partita, e lo ha fatto con un colpo da maestri”. Poi, con tono più pungente, osserva: “Lega e Fratelli d’Italia parlano di coerenza, ma quando si è all’opposizione è facile fare i puri. Governare, invece, è un altro mestiere”.

Dietro le quinte, il retroscena più succoso riguarda la caduta di Marco Carrel, rimasto fuori dai giochi dopo aver rotto con gli alleati del Rassemblement Valdôtain e di Stella Alpina. I due movimenti, infatti, hanno “scaricato” Pour l’Autonomie e ribadito il proprio sostegno all’Union. “Carrel è rimasto sul taxi sbagliato”, ironizza un ex compagno di viaggio. E in effetti, il “Carrellino” si ritrova spettatore di un film che, almeno fino a poche settimane fa, avrebbe dovuto dirigere.

Intanto, mentre la politica si rimescola, anche gli enti locali si ricompattano: Alex Micheletto, sindaco di Hone, è stato confermato alla guida del Cpel, affiancato da un team che promette “un ruolo più incisivo sul territorio”.

In attesa del voto in Consiglio e della prova del nove, la sensazione è che la Valle d’Aosta abbia ritrovato la sua formula più antica: una maggioranza a trazione autonomista, in grado di attrarre (o inglobare) chi vuole contare davvero. Gasparri sorride soddisfatto: “È un accordo che guarda al futuro”. Lavevaz, più cauto, replica: “Sì, ma non dimentichiamo il passato”.

E nel frattempo, nelle sale dell’Union, qualcuno già brinda: “L’autonomia è tornata di moda. E Forza Italia, per una volta, ha scelto il lato giusto della storia.”  D’altra parte Emily Rini oggi Presidente del Traforo del Gran San Bernardo  è già stata assessora alla Pubblica Istuzione con la bandiera dell’ L'Union Valdôtaine

pi.mi.