EVENTI E APPUNTAMENTI - 03 novembre 2025, 10:00

A che punto siamo con l’applicazione della L. 38/2010?

La Lega Italiana contro il Dolore-Valle d’Aosta fa il punto, quindici anni dopo l’approvazione della legge sul diritto al sollievo: tra conquiste, criticità e nuovi impegni etici

Maria Grazia Vacchina

Venerdì 21 novembre 2025, alle ore 18.00  presso la Sala Congressi Ristorante Intrecci, Via  Binel 12 Aosta, la Lega Italiana contro il Dolore - Valle d’Aosta (LICD-VdA) terrà una conferenza stampa di aggiornamento e valutazione sull’attuazione della Legge n. 38 del 2010, la norma che riconosce a ogni cittadino il diritto a non soffrire inutilmente. L’incontro seguirà il Consiglio Direttivo e l’Assemblea dei Soci dell’associazione, in programma dalle ore 17.00, e si concentrerà sul tema “Diritto/dovere al controllo del dolore a 15 anni dalla L. 38/2010”, con particolare riferimento alla situazione valdostana.

Apriranno il confronto con i cittadini e con gli organi di informazione la professoressa Mariagrazia Vacchina, presidente della LICD-VdA, che illustrerà gli aspetti giuridici e statutari, insieme ai membri del Consiglio direttivo dottor Lorenzo Pasquariello e dottor Alessandro Fusaro, impegnati rispettivamente sui fronti del dolore fisico e del dolore mentale, in ambito ospedaliero e territoriale.
A portare la riflessione sul piano deontologico ed etico sarà invece il bioeticista Giovanni Donati, membro del Comitato Etico Territoriale della Valle d’Aosta, che approfondirà il delicato equilibrio tra il dovere del curante e il diritto del paziente. Al termine, è previsto un dibattito pubblico.

La Legge 38/2010 rappresentò, all’epoca, una conquista di civiltà: per la prima volta in Europa, un Paese riconosceva esplicitamente il diritto di ogni persona ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore, sia nelle strutture ospedaliere che sul territorio.
La norma impone alle Regioni di garantire la presenza di reti integrate di assistenza e di formare personale sanitario qualificato, promuovendo l’uso appropriato dei farmaci analgesici, inclusi gli oppiacei, senza burocrazia inutile e senza stigma.

Tuttavia, a quindici anni di distanza, il bilancio è ancora a luci e ombre.
In Italia, solo una parte delle strutture sanitarie applica pienamente gli obblighi previsti dalla legge. I servizi di terapia del dolore restano spesso concentrati nei grandi centri, mentre nelle realtà periferiche – come in Valle d’Aosta – persistono difficoltà legate alla disponibilità di personale specializzato, alla presa in carico territoriale e alla continuità assistenziale dopo la dimissione ospedaliera.

In Valle d’Aosta, la LICD-VdA da anni svolge un ruolo di sentinella civica, promuovendo la conoscenza della legge e sollecitando l’applicazione concreta dei suoi principi.
L’associazione, in sinergia con l’Azienda USL e con il Comitato Etico territoriale, punta a rafforzare il dialogo tra istituzioni, operatori sanitari e cittadini, affinché il controllo del dolore non resti un obiettivo teorico ma diventi un diritto esigibile in ogni reparto, in ogni casa di riposo e in ogni ambulatorio del territorio.

La conferenza di novembre arriva in un momento in cui, anche a livello nazionale, si riaccende il dibattito sul fine vita, sull’uso dei farmaci oppiacei e sulla qualità della vita dei malati cronici e terminali.
Come ricorda la professoressa Vacchina, “la Legge 38/2010 non parla solo di dolore fisico, ma di dignità: è un dovere morale oltre che giuridico garantire che nessuno venga lasciato solo nella sofferenza”.

Quindici anni dopo, la domanda resta aperta: a che punto siamo davvero con l’applicazione della legge sul diritto al sollievo?
Forse, la risposta si trova proprio nel coraggio delle comunità locali — come quella valdostana — che continuano a tenere accesa la luce su un tema tanto invisibile quanto essenziale.

pi.mi.