CRONACA - 31 ottobre 2025, 12:00

Memoria e fiori: anche ad Aosta la Messa del 2 novembre

Il 1° novembre si celebra la solennità di Tutti i Santi; il 2 novembre la commemorazione dei defunti. Ad Aosta, la Messa al cimitero cittadino alle ore 15.30 presieduta da Franco Lovignana si inserisce in una tradizione fatta di visita alle tombe, accensione di candele e omaggio floreale — elemento che quest’anno registra anche un piccolo allarme sul costo

Il passaggio dall’autunno all’inverno porta con sé una calma solenne che invita a fermarsi. È il momento in cui la valle, le sue strade, i suoi cimiteri — anche nella nostra regione autonoma — diventano palcoscenico di una memoria pubblica: il 1° novembre per Tutti i Santi, il 2 novembre per i defunti. Nella città di Aosta, come in molte altre località italiane, la proposta è chiara: il primo giorno si celebra simbolicamente la vittoria della vita “oltre” la morte; il secondo giorno, ci si raccoglie per non dimenticare chi è venuto prima di noi. 

In questo contesto, la celebrazione della Messa nel cimitero cittadino alle ore 15.30 del 2 novembre, presieduta da mons. Franco Lovignana, assume un valore particolare: è rito, comunità, e insieme richiamo a ciò che resta — la traccia, il segno, il ricordo.

E parte del rito sono i fiori: i crisantemi che in Italia da sempre accompagnano la commemorazione, le composizioni, i mazzi. Ma segnalo un particolare che forse merita attenzione: il costo dei fiori in questo periodo ha registrato un leggero aumento. Ovunque, tra domanda più alta, condizioni climatiche variabili e costi di importazione, si parla di rincari che vanno da qualche decina di centesimi fino a diversi euro per mazzo.
Ad esempio, si è registrato un aumento da 0,50 € fino a 8 € per alcuni fiori recisi o mazzetti più curati. Per la ricorrenza dei defunti, i fioristi indicano un prezzo medio di circa 10 € per mazzi semplici, fino a 30 € per composizioni più importanti.

Questo dato – “piccolo” ma reale – si inserisce nel racconto: non solo memoria e rito, ma anche economia e gesto quotidiano. Scegliere un fiore per una tomba significa anche prendere atto del valore materiale della commemorazione in un’epoca in cui ogni costo pesa.

La visita al cimitero in questi due giorni rappresenta un momento di raccordo tra generazioni: anziani che ricordano i tempi in cui si preparavano “i pani dei morti”, si lasciava un posto a tavola, si tenevano le finestre leggermente aperte per far passare l’anima; famiglie oggi che percorrono i vialetti, depongono il fiore, pronunciano un nome, forse scambiano poco più di un saluto veloce.

E' bene ricordare che  l'1 e 2 novembre — non sono solo “giorni dei morti”, ma giorni della memoria viva: memoria che non s’è spenta, ma si trasforma in responsabilità verso chi resta. Anche il gesto semplice del lasciare un fiore ne è parte. E se quel fiore costa un po’ di più quest’anno, tanto più dovremmo sentirci guardati — da chi non è più — con gratitudine.

pi.mi.