Ah, la solita aria pesante da “grandi manovre” a Palazzo, dove si tessono strategie come tappeti persiani e si misurano le poltrone come se fossero sacre reliquie. Mentre i notabili discutono di equilibri e impasti vari, nel sottobosco unionista — quello più umido, dove crescono solo i funghi velenosi — si prepara la nascita di una nuova créature politique: una sezione UV ad Aosta, partorita dall’idra a due teste (e mezza) di “Evolvendo”.
Sì, proprio loro: quelli che qualche mese fa invitavano a non votare o a stracciare la scheda, sono tornati! Dopo aver ri-accolto il figliol prodigo Restano — sempre in viaggio, di casa in casa — eccoli tornare in campo. Così l’opificio politico del duo Milanesio-La Torre sta lavorando per rifare la “Pont de Pierre”.
E come ogni commedia che si rispetti, nel secondo atto spuntano i veri protagonisti: l’ala di Jovencan, nostalgica dei fasti di Laurent, reclama un posto al sole per il suo ritorno in scena. Il tutto condito da qualche ammiccamento all’azzurro fiacco di Forza Italia, ché in politica — si sa — i vecchi amori non muoiono mai, si rimettono solo il dopobarba.
Intanto, mentre i commentatori di corte contano i voti di Testolin, pochi si accorgono che altrove si apparecchia la tavola della prossima scissione unionista in salsa evolvendiana o forse no. Sì, perché la nascita di una nuova sezione UV ad Aosta potrebbe essere il preludio per una scalata di potere tutto interno al Mouvement il cui primo vero atto potrebbe essere rappresentato dal ritorno di Laurent al suo storico assessorato. Questo con buona pace di una parte del gruppo UV.