CULTURA - 28 ottobre 2025, 07:45

Attività svolte nel 2025 nell’ambito del progetto MAIA

Le attività, le iniziative e le curiosità legate al progetto MAIA saranno narrate con uno sguardo originale e in forma di storytelling sul sito https://www.themaiaproject.net/ e sui canali social.

I partner coinvolti nel progetto Interreg VI-A Italia-Svizzera 2021-2027 MAIA “Meraviglie archeologiche invisibili delle Alpi” - l’Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali (capofila di parte italiana), l’Office cantonal d’archéologie du Valais (capofila di parte svizzera), l’Office Régional du Tourisme, la Fondazione Maria Ida Viglino per la cultura musicale, l’Association RAMHA (Recherches autour du Mur (dit) d’Hannibal) e l’Università di Losanna – comunicano con grande soddisfazione le numerose attività del primo anno di lavori. Il progetto MAIA è incentrato sullo studio dei siti archeologici alpini e sulla loro valorizzazione e promozione turistica.

L’evento di lancio del 1° aprile al Mega Museo di Aosta ha rappresentato la prima occasione per un confronto scientifico sul tema e per la progettazione delle azioni di ricerca e di valorizzazione per i prossimi 3 anni.

Sul piano dello studio e delle indagini archeologiche, i partner valdostani e svizzeri hanno condotto sopralluoghi sui siti e prospezioni mirate, spesso in maniera congiunta e con la massima collaborazione.

Il lavoro scientifico sui siti valdostani si è concentrato principalmente su quelli indagati in parte in passato la cui documentazione doveva essere terminata: Tour de Tignet, nel comune di La Salle (2450 m), il Col Pierrey, nel comune di Nus (2620 m) e il Col de Barasson, nel comune di Saint-Rhémy-en Bosses (2630 m). Su quest’ultimo, personale qualificato della Soprintendenza ha formato alcuni studenti svizzeri sulle ricerche archeologiche in montagna.

In occasione delle indagini alla Tour de Tignet, sono stati ritrovati reperti significativi di epoca romana, che saranno, nei prossimi mesi, oggetto di restauro, studio e analisi.

Gli archeologi svizzeri hanno approfondito 8 importanti siti d’alta quota, contribuendo anche alla formazione sul campo di giovani archeologi: Mont Carré (2388 m), Ginalshorn (2850-2880 m), Steital (2630 m), Fenêtre de Durand (2797 m), Col ouest de Barasson (2634 m), Col est de Barasson (2681 m), Col d’Annibal (2990-3060 m), Bonhomme du Tsapi (2803 m).

Sul piano della valorizzazione e della promozione turistica, da un lato, sono stati organizzati eventi artistici e culturali per avvicinare il pubblico alle tematiche del progetto, fra cui reading, performance teatrali e concerti in prossimità di siti archeologici, dall’altro, sono iniziati i confronti e i sopralluoghi preliminari in vista della realizzazione dei punti informativi e dell’esposizione transfrontaliera sui siti d’alta quota. È inoltre andata in scena una “fiaba nel bosco” ideata espressamente per il progetto MAIA, rivolta ai bambini, che è stata rappresentata in numerose località della Valle d’Aosta.

Il progetto MAIA è stato anche protagonista delle celebrazioni per i 2050 della città di Aosta, sia con l’evento di lancio del 1° aprile, sia con una serie di attività all’interno della rievocazione storica “Veni, vidi, Augusta”: laboratori musicali e di costruzione e lancio delle “ghiande missile”, una conferenza sul tema dei siti d’alta quota e il concerto finale.

Le attività, le iniziative e le curiosità legate al progetto MAIA saranno narrate con uno sguardo originale e in forma di storytelling sul sito https://www.themaiaproject.net/ e sui canali social.

red