Consiglio Valle Comuni - 28 ottobre 2025, 09:26

Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta: una storia per giovani valdostani

Molto tempo fa, la Valle d’Aosta era governata principalmente da leggi e decisioni prese a Roma, lontano dalle montagne e dai villaggi della regione. Le persone della Valle sentivano che le loro esigenze e tradizioni non venivano sempre ascoltate: la scuola, le strade, la sanità e persino la lingua e la cultura rischiavano di essere decise da altri, lontano dai loro bisogni reali

Il primo Consiglio Valle

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, nel 1948, l’Italia ha scritto la sua Costituzione, e con essa sono nate le prime regole per garantire maggiore autonomia alle regioni con caratteristiche particolari. Tra queste c’era la Valle d’Aosta, regione piccola ma unica: era l’unica regione italiana a lingua francese e italiana, con una storia speciale e legami profondi con la montagna e le tradizioni locali.

Grazie a queste regole, la Valle d’Aosta ha ottenuto uno Statuto speciale, che le permette di avere un proprio Consiglio regionale. Questo Consiglio non è solo un gruppo di persone che fa leggi: è il cuore della democrazia valdostana, dove i cittadini possono essere rappresentati, dove le decisioni vengono prese vicino alla gente e non solo a Roma.

Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta serve a molte cose: decide le leggi regionali, stabilisce come usare i soldi pubblici, controlla il lavoro della Giunta regionale (cioè il governo locale), e protegge le tradizioni, la lingua e la cultura valdostana. Ogni cinque anni, i cittadini eleggono i consiglieri, uomini e donne che rappresentano diverse idee politiche e diverse comunità della Valle. In questo modo, tutti hanno una voce e possono partecipare alla vita della regione.

Nel corso degli anni, il Consiglio regionale ha affrontato molti temi importanti: dalla tutela delle montagne e delle risorse naturali, alla promozione del turismo, alla scuola bilingue, fino alla sanità e ai servizi sociali. È diventato un luogo dove le differenze di opinione vengono discusse, dove si cercano compromessi e dove si prova a prendere decisioni per il bene di tutti i valdostani.

In pratica, il Consiglio regionale è la “casa della Valle d’Aosta”: un luogo dove la comunità può far sentire la sua voce, dove le decisioni si prendono vicino alle persone che vivono ogni giorno la vita nelle valli e nei paesi. È uno spazio che insegna anche ai più giovani l’importanza della partecipazione, del confronto e della tutela dei diritti, perché essere cittadini significa anche sapere come funzionano le istituzioni e come si può contribuire al bene comune.

red/pol