Piccolo ma virtuoso. Il Tribunale di Aosta conquista la seconda posizione in Italia nella classifica dei tribunali più efficienti nella gestione delle pratiche pendenti, secondo il report annuale dell’Associazione T6 – Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Italiane. Solo 154 fascicoli risultano aperti da oltre cinque anni: un numero che, in un contesto nazionale ancora zavorrato da arretrati storici, assume un valore simbolico e concreto.
Il primato spetta a Rovereto, con 122 fascicoli “over 5 anni”, ma Aosta segue a ruota, davanti a realtà molto più grandi come Trieste (159 fascicoli), Bolzano (165) e Isernia (168). “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di garantire rapidità, ma anche qualità delle decisioni”, spiega una fonte interna al Tribunale aostano, sottolineando come il risultato “sia frutto di un lavoro di squadra tra magistrati, cancellieri e personale amministrativo”.
Il report, curato dal Prof. Federico Cecconi (Cnr e coordinatore del Comitato Scientifico dell’Associazione T6) e dall’Avv. Laura Pelucchi (partner di La Scala Società tra Avvocati), analizza la gestione delle esecuzioni immobiliari e la capacità dei tribunali italiani di smaltire lo stock delle pratiche pendenti. L’indagine fotografa un Paese ancora diseguale: se nel Nord Est le percentuali di arretrato oltre i cinque anni si attestano intorno al 59%, con solo il 22% dei procedimenti pendenti da più di dieci anni, nel Sud e nelle Isole la quota di fascicoli “decennali” sfiora il 30%.
“Il divario territoriale resta evidente, ma casi come quello di Aosta dimostrano che l’efficienza non dipende solo dalle dimensioni del tribunale, bensì da un’organizzazione snella, coesa e motivata”, commenta Cecconi, che invita a “valorizzare e replicare le esperienze virtuose per ridurre le disuguaglianze territoriali”.
In un Paese dove il 60% delle pratiche ha un’anzianità superiore ai cinque anni, la performance di Aosta rappresenta un modello di efficienza amministrativa e giudiziaria, frutto di una gestione attenta e di una cultura del lavoro orientata ai risultati.
“Non servono miracoli, ma metodo e costanza”, conclude un magistrato valdostano. “E il nostro piccolo tribunale ha dimostrato che, anche con risorse limitate, si può essere un grande esempio di efficienza per l’Italia intera.”