Aosta, terra di montagne… e di parcheggi gialli che sembrano riservati più ai cassonetti che ai disabili. Davanti all’Ufficio Tributi Regionali e Tasse Automobilistiche di Via G. Carrel 39, i bidoni per la raccolta differenziata hanno trovato la loro nuova casa: una fila ordinata e abbondante proprio sulle strisce che dovrebbero garantire il diritto alla mobilità.
E se questo non bastasse a far sorridere con amara ironia, la rampa di accesso agli uffici – costruita per facilitare chi si muove in carrozzina – è costantemente occupata da auto, furgoni e chissà quali altri veicoli. È quasi un’installazione artistica involontaria: “L’accesso negato”, titolo della performance, che trasforma il diritto in ostacolo.
Il paradosso è lampante: un ufficio che dovrebbe occuparsi dei cittadini più vulnerabili, e cioè dei disabili, decide – probabilmente inconsapevolmente – che il primo servizio ai cittadini consiste nel negare loro il parcheggio e l’accesso agli uffici. Una sceneggiatura degna di un film surreale, ma senza happy ending.
Le soluzioni sono, in realtà, banali: o si spostano i cassonetti e si libera la rampa, oppure si abolisce il parcheggio giallo e lo si trasforma in deposito per rifiuti e veicoli vari. Ma il miracolo – e qui la satira diventa amara – sarebbe un minimo di controllo del territorio e un pizzico di buon senso.