NOUVELLES EN FRANCAIS - 23 ottobre 2025, 15:16

Le Conseiller Corrado Jordan et la Francophonie : ponts, jeunes et innovation

À l’occasion de la 37ᵉ Assemblée régionale Europe de l’Assemblée parlementaire de la Francophonie à Andorre, le Conseiller Corrado Jordan a mis en avant le rôle stratégique de la Francophonie pour la jeunesse et l’innovation

Corrado Jordan

«Si on croit en la jeunesse, on croit à l’avenir», scherza Corrado Jordan, con il suo solito tono deciso ma sorridente. Non è solo una battuta: il consigliere valdostano ha portato la sua voce alla 37ᵉ Assemblée régionale Europe de l’Assemblée parlementaire de la francophonie, che si è svolta ad Andorre il 21 e 22 ottobre 2025.

La riunione annuale, che riunisce parlamentari, esperti e decisori da tutta Europa francofona, ha trattato temi concreti: cooperazione economica, innovazione tecnologica, valorizzazione dei giovani. Jordan non si è limitato a partecipare: ha sottolineato come la Francofonia possa diventare uno strumento reale per aprire orizzonti ai giovani valdostani.

«Le français est un pilier de notre autonomie culturelle et un lien avec la grande famille francophone mondiale», ha dichiarato davanti ai colleghi di Andorra, Belgio, Francia e Svizzera. «Valorizzare cet héritage permet à nos jeunes d’accéder à des universités, des marchés et des échanges internationaux, de développer leurs compétences et de s’engager.» In altre parole, Jordan ha fatto capire che parlare francese non è solo un esercizio scolastico, ma una vera porta verso opportunità globali.

La 37ᵉ Assemblée ha approvato una risoluzione che affronta sfide concrete: rafforzare la cooperazione francofona di fronte alle crisi, integrare l’intelligenza artificiale nelle politiche pubbliche e puntare sui giovani come motore di innovazione e crescita sostenibile. «La Francophonie, c’est croire en la force de la jeunesse et lui donner les moyens d’étudier, entreprendre, voyager et s’exprimer en français», ha ribadito Jordan, e i presenti hanno applaudito, consapevoli che piccoli territori come la Valle d’Aosta possono avere grande visibilità internazionale se sanno giocare bene le loro carte.

Dal punto di vista valdostano, la partecipazione di Jordan ha anche un valore simbolico: dimostra che una regione piccola, spesso percepita come periferica, può farsi ascoltare e proporre idee concrete. Gli incontri a margine della Assemblea hanno permesso scambi di buone pratiche su politiche giovanili, programmi di scambio e innovazione tecnologica.

E mentre Jordan conclude il suo intervento con un sorriso, ironizza: «Se riesco a far capire ai giovani che parlare francese apre il mondo, forse un giorno anche i nostri consigli comunali parleranno un po’ più di internazionale e un po’ meno di… parcheggi e burocrazia».

In sostanza, il messaggio è chiaro: la Francophonie non è solo un ideale culturale, è una leva concreta di sviluppo per i giovani valdostani, un ponte tra culture e saperi che può collegare una piccola regione alpina con il mondo intero.

je.fe.