Stimatissimo Direttore,
ho appena terminato di leggere il programma elettorale dell’Union Valdotaine per la gestione della Casa da gioco di Saint Vincent e dell’annesso complesso alberghiero, basato su sette “pilastri”.
“È opportuno valutare pragmaticamente l’opportunità di affidare, tramite gara, l’eventuale gestione della Casa da gioco e del Grand Hotel Billia ad essa annesso a un operatore privato, sulla base di un capitolato trasparente con obiettivi misurabili e un monitoraggio costante a tutela dell’interesse pubblico, della sostenibilità imprenditoriale e della qualità del lavoro e dell’occupazione. Il rilancio della Casa da gioco dovrà comunque portare alla parallela valorizzazione dell’intera cittadina termale, in particolare attraverso eventi di respiro nazionale e internazionale, attrattivi per la televisione sulla base di quanto già attuato in passato, che dovrà essere riproposto con nuove formule capaci di coinvolgere e valorizzare il tessuto economico dell’intero territorio”.
La valutazione concreta della scelta di affidare la gestione a un soggetto privato non può che costituire il passo iniziale e, allo stesso tempo, maggiormente rilevante.
Che il disciplinare, o capitolato che dir si voglia, debba essere trasparente è certamente una esigenza imprescindibile.
Che gli obiettivi siano misurabili non è il caso di trattarne cumulativamente; la tutela dell’interesse pubblico è un dovere collegabile, a mio avviso, con la qualificazione delle entrate che derivano dalla gestione al concedente e la relativa qualificazione di entrate tributarie, come discende dall’art. 19 del DM n. 318 del 1986, convertito nella L. n. 488 del 1986.
Il disciplinare attualmente in vigore, confermando quanto precede in tema di proventi di gestione, afferma che i proventi di cui al punto precedente assumono, al momento del versamento, natura di entrate di diritto pubblico.
Non credo sia possibile contestare il fatto che dette entrate siano solitamente una percentuale sui proventi di gioco, così come il Capitolato li riporterà. Non si potrebbe tralasciare l’indicazione, sul Capitolato, della procedura e delle modalità tramite le quali si controlla il totale su cui viene calcolata la percentuale; in definitiva, il controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi.
Alla mia età, e in pensione da parecchi anni, potrei avere dei dubbi sulla data, ma non sul fatto che un disciplinare riportava, procedo a memoria, un rapporto massimo tra mance e introiti dello stesso gioco (ad esempio la roulette francese 60%), e il supero doveva considerarsi come introito. La clausola non fu applicata in quanto, a seguito di un ricorso al TAR della Valle d’Aosta, fu vinta dai ricorrenti per perenzione.
Sul suo giornale, forse un mese fa, ho visto citato un sito dei Controllori comunali al casinò di Sanremo; l’ho cercato e ho potuto constatare la quantità di informazioni disponibili, frutto, credo, dei dati immessi giornalmente in un programma a computer per controllare, da parte del concedente, la regolarità del gioco e, aggiungo una mia impressione, una sorta di raccolta storica. Infatti, i dati riportati comprendono il mercato nazionale dal 1986, quello di Sanremo dal 1946 e quello specifico delle slot machine. Mi permetto di ritenere che integrando un programma simile con altre risultanze si potrebbe ottenere una situazione dettagliata della gestione anche senza essere azionista.
Sempre su Aosta Cronaca ho preso visione di altre particolarità sulla Casa da gioco riguardanti mercato, controllo, disciplinare e altro ancora, che non ricordo bene; tra queste, mi pare ci fosse anche qualcosa sul problema del cambio assegni. Purtroppo non ho fatto le copie degli articoli, come invece faccio di solito per questioni per me importanti quali sanità, difesa del suolo e viabilità, per citarne alcune.
Tornando alla pubblicazione a cura dei Controllori comunali al casinò municipale di Sanremo, mi sembra un’ottima iniziativa, che potrebbe partire da un rilevamento giornaliero di introiti, mance e altro, tavolo per tavolo e gioco per gioco. Ho trovato molto interessante l’indicazione dell’incidenza di ciascun gioco sul totale dei ricavi.
Non conosco se a Saint Vincent vengano rilevati gli stessi risultati, comprese le percentuali mance/ricavi o ricavi/contanti ove possibile; certamente si tratta di dati riservati. Non sono a conoscenza di come procedano nelle altre case da gioco italiane; non sarebbe difficile verificarlo, considerando che il Direttore Generale del casinò di Saint Vincent ora si trova a Campione d’Italia e, precedentemente, a Venezia.
Lettera firmata
Gentile Lettore,
La ringraziamo per aver condiviso con noi le sue riflessioni e osservazioni sul programma elettorale dell’Union Valdotaine e sulla gestione della Casa da gioco di Saint Vincent e dell’annesso Grand Hotel Billia.
Apprezziamo in particolare la precisione dei riferimenti normativi e la capacità di evidenziare aspetti fondamentali come la trasparenza del disciplinare, la misurabilità degli obiettivi, la tutela dell’interesse pubblico e il controllo dei proventi di gestione.
Condividiamo l’importanza di strumenti di monitoraggio chiari e costanti, simili a quelli adottati dai Controllori comunali del casinò di Sanremo, e riconosciamo come l’adozione di sistemi analoghi possa contribuire a una gestione più trasparente e responsabile, valorizzando al contempo l’intero territorio termale.
Prendiamo atto anche dei suggerimenti relativi alla raccolta dati storica, al controllo delle mance e dei ricavi, e alle procedure di verifica, elementi che possono rappresentare un utile modello di riferimento per le future scelte gestionali.
Riteniamo che la sua analisi possa costituire un contributo prezioso al dibattito pubblico e alla definizione di strategie concrete per la gestione della Casa da gioco, assicurando equilibrio tra sostenibilità economica, qualità del lavoro e interesse pubblico.
La ringraziamo ancora per il tempo dedicato a condividere la sua esperienza e le sue osservazioni, che saranno tenute in considerazione nei prossimi sviluppi delle decisioni sulla gestione del complesso.
Cordiali saluti. pi.mi.