CRONACA - 11 ottobre 2025, 12:38

Lavorare non dovrebbe costare la vita

In occasione della Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, anche la Valle d’Aosta riflette su un tema che resta drammaticamente attuale: la sicurezza nei luoghi di lavoro. I numeri regionali, pur contenuti, richiamano alla necessità di non abbassare la guardia

Foto repertorio

Domenica 12 ottobre si celebra in tutta Italia la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, istituita per ricordare chi ha perso la vita o ha subito gravi infortuni mentre svolgeva il proprio mestiere. Un momento di riflessione collettiva, ma anche un’occasione per riaffermare un principio tanto semplice quanto disatteso: lavorare non deve mai significare rischiare la vita.

Anche in Valle d’Aosta il tema resta sensibile. Secondo gli ultimi dati INAIL, nella nostra regione si registrano ogni anno circa 1.500 denunce di infortunio, un numero apparentemente contenuto rispetto al contesto nazionale, ma significativo se rapportato alla dimensione del territorio e alla popolazione attiva. Gli incidenti mortali sono in media tra 2 e 3 all’anno, spesso legati ai settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dei trasporti, dove le condizioni operative sono più esposte ai rischi.

La Valle, per la sua conformazione, conosce bene anche un altro tipo di pericolo: quello legato al lavoro in montagna, tra cantieri in alta quota, impianti di risalita, lavori forestali e attività stagionali. La sicurezza in questi contesti non è mai scontata e richiede formazione, vigilanza e una cultura della prevenzione che parta dal basso.

Ogni incidente, al di là della statistica, rappresenta una storia spezzata, una famiglia colpita, una comunità che perde un lavoratore. È per questo che la Giornata di domenica non è solo commemorazione, ma richiamo alla responsabilità condivisa tra istituzioni, imprese e lavoratori.

Negli ultimi anni, anche in Valle d’Aosta, il sistema della sicurezza si è rafforzato grazie a corsi di formazione, campagne di sensibilizzazione e controlli mirati da parte dell’Ispettorato del Lavoro. Ma la sfida resta aperta: la sicurezza non è un adempimento burocratico, è un diritto che si difende ogni giorno, con gesti concreti e con la consapevolezza che la vita umana vale più di qualsiasi profitto.

Ricordare le vittime significa dunque impegnarsi perché non ce ne siano più. Perché il lavoro, in Valle d’Aosta come altrove, torni ad essere davvero sinonimo di dignità e non di rischio.

je.fe.